Prove Invalsi ” schedatura degli studenti”
Un gruppo di associazioni, movimenti e sindacati ha presentato un reclamo al Garante della Privacy contro gli elenchi degli studenti “fragili” stilati dall’Invalsi.
Il reclamo chiede al Garante della Privacy di intervenire per tutelare i diritti degli studenti e per garantire la trasparenza e la correttezza del processo di valutazione Invalsi. Le prove Invalsi sono state definite “strumenti” in grado di valutare l’efficacia educativa del nostro sistema scolastico, per misurarne lo stato di salute, comprendere la scuola, le sue problematiche ma anche la sua forza e le sue risorse. In oltre consentono di raccogliere informazioni sulle caratteristiche degli alunni, sul loro contesto familiare, sulle attività che svolgono dentro e fuori la scuola. A tal proposito, ritengo sia un dovere tutelare la privacy degli studenti e delle loro famiglie, i test dovrebbero svolgersi in forma totalmente anonima anche all’interno dello stesso istituto e degli stessi insegnanti e non essere archiviate nel curriculum dello studente, come invece avviene. Se come finalità, “Invalsi” ha quantificare le criticità ed il livello di apprendimento delle scuole italiane, a mio avviso non è necessaria la “schedatura singola dello studente” . Pertanto in qualità di Dirigente politica e associativa, esprimo la mia piena solidarietà ad iniziative di questo genere a tutela per i minori!
Daiana Cavallo, Coordinatrice Regionale per la Campania P.I.F. e Segretaria Comunale di Somma Vesuviana (NA) C.M.I.