Salute mentale al tempo del coronavirus. Intervista al dott. Marco Licciardello.
a cura di Fulvio Farkas
Dall’intervista al rappresentante del Citizens Commettee for Human Rights (CCHR ) Europa Marco LIcciardello, è emersa la reale validità delle terapie psichiatriche somministrate a coloro che hanno maggiormente sofferto da un punto di vista mentale il lockdown appena trascorso .
Farkas: Qual è il senso ispiratore di questa organizzazione ?
Licciardello: “Lo scopo del comitato è quello di tutelare i diritti umani nel campo della salute mentale. Naturalmente affrontare in maniera esaustiva tale argomento mi sarà impossibile in questa sede, tuttavia cercherò di dare delle informazioni più complete possibili per quanto sintetiche”.
Farkas: Cosa avete riscontrato in questo periodo difficile per il popolo europeo purtroppo maggiormente funestato dal covid?
Licciardello: “Un primo dato di riscontro contiguo all’impennata di decessi dovuti al covid è stato un parallelo diffondersi di suicidi nel territorio”.
Farkas: A cosa è dovuta questa complementarietà e contiguità?
Licciardello: “Il lungo lockdown ha innescato un processo di reazioni a catena di carattere emozionale e mentale dovuti alla forzata convivenza 24h su 24h, a volte anche in spazi ristretti, e alle peggiorate condizioni economiche, tra l’altro non alleviate da dalla percezione di un futuro non del tutto rassicurante. Questo malessere diffuso ha condotto diversi malcapitati a fare un uso copioso di psicofarmaci . Com’è risaputo, a prescindere dalla scientificità vera o presunta a supporto di tali terapie, gli psicofarmaci hanno fra i vari effetti collaterali,quello che gli identifica come i farmaci potenzialmente più pericolosi per l’uomo cioè <>. Tale informazione sebbene sia riportata all’interno dei bugiardini è sconosciuta ai più e spesso minimizzata se non totalmente trascurata da chi prescrive tali farmaci. Tutto ciò in barba alle varie normative sul consenso informato di cui si è recentemente occupato l’ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni unite. Sebbene siano sempre di più gli psichiatri che propongono terapie alternative agli psicofarmaci in quanto consapevoli della limitata efficacia e pericolosità di questi ultimi ,la prescrizione di tali sostanze rimane una realtà purtroppo per la gran parte degli operatori nel campo della salute mentale Il nostro timore è che nei prossimi mesi la gravità delle problematiche finanziarie per molti cittadini europei si concretizzerà in maniera drammatica con un conseguente aumento di stress e disagio mentale che porteranno ad ulteriore aumento del consumo di psicofarmaci con le conseguenze già citate”.
Farkas: Qual’ è la soluzione alternativa alla somministrazione di psicofarmaci?
Licciardello: “Parlare di alternativa a somministrare una bastonata chimica in testa ad una persona che sta attraversando un momento di stress, mi sembra quanto meno fuori luogo. Dico così perché è risaputo che l’effetto di tali sostanze è solo quello di abbassare la sensibilità della persona cosicché possa tollerare meglio il proprio malessere. Da che mondo è mondo la vita sottopone l’essere umano a sfide continue che lo hanno portato a misurarsi con se stesso e con l’ambiente facendo esperienza dei propri errori e temprandosi. Per superare tali avversità l’essere umano deve far ricorso a tutte le proprie risorse mentali e spirituali, alla propria capacità di guardare in faccia al problema, analizzarlo, valutarlo,trarre le sue conclusioni giuste o sbagliate che siano e arrivare finalmente ad una decisione. In ciò risiede la sua forza. Ma questa sua naturale capacità analitica viene drammaticamente ridotta dall’assunzione di tali sostanze psicotrope e il problema/difficoltà viene messo in stand-by, pronto a riemergere in maniera ancora più potente alla sospensione del trattamento. Fatto da parte l’uso di sostanze psicotrope e premesso che delle sane relazioni umane possano essere di aiuto nel superare periodi di malessere , vi sono tutte una serie di alternative non chimiche e non invasive presenti nel panorama attuale. Una per tutte è Soteria House, una struttura dove aiutano le persone diagnosticate come schizofreniche senza l’aiuto di psicofarmaci”.
Farkas: Cosa si dovrebbe fare in risposta all’emergenza covid relativa all’estendersi dei casi di suicidi?
Licciardello: “Andrebbe innanzitutto ridotta drasticamente la prescrizione di psicofarmaci e dovrebbe essere applicato pienamente il protocollo del consenso informato così da ridurre il numero dei casi di suicidio. Contemporaneamente il governo, come un buon padre di famiglia, dovrebbe adottare delle adeguate ed efficaci misure a sostegno delle famiglie e dell’economia in generale in modo da instillare in chi è stato maggiormente colpito da questa situazione una rinnovata fiducia in un futuro prossimo migliore e la prospettiva di una vero ritorno alla normalità, consapevoli che il peggio è passato”.