8 MARZO: DONNE, STUDIATE FINO ALLE LACRIME, LAVORATE FINO ALL’INDIPENDENZA

Noi, buoni cittadini del mondo siamo presente e impegnati in alcune battaglie nel sociale, tra cui la violenza di genere, la quale non si esprime solo con l’aggressione fisica, ma include le vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le minacce, le varie forme di violenza sessuale, le persecuzioni, comportamenti inumani che possono sfociare nel femminicidio. Nel genere umano esistono comportamenti che a volte non riusciamo a controllare quasi come gli animali che si sbranano tra loro, Alla base vi è l’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su di un reciproco riconoscimento di parità. Anche la ministra dell’Interno Lamorgese ha rivolto alle donne un messaggio: “Abbiate fiducia nelle istituzioni e denunciate”.

L’8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne, associata come condizione sociale alla giornata internazionale contro la violenza delle donne che ricorre ogni anno il 25 novembre, erroneamente viene chiamata festa delle donne, (140 donne ammazzate ogni anno la chiamate festa?) verrà celebrata per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze.

In questo momento drammatico per il nostro Paese e per il mondo intero le donne sono state particolarmente colpite. La pandemia ha accresciuto il rischio di violenza che spesso ha luogo proprio tra le mura domestiche: si è purtroppo assistito, durante il periodo di lockdown, ad un drammatico aumento della violenzèe contro le donne che vede tragicamente, a volte, coinvolti anche minori.

A ricordarlo come l’emergenza Covid abbia avuto un impatto pesantissimo su chi in casa rischia aggressioni e vessazioni è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della volenza contro le donne. Anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha rivolto alle donne un messaggio – in questo caso in video: “Abbiate fiducia nelle istituzioni, nella magistratura, nelle forze di polizia, al vostro fianco sempre, e denunciate, denunciate chi non rispetta il vostro essere donna, la vostra personalità”.

Chi è attento all’evoluzione dei tempi, il giornalista, che vede e poi racconta e informa per non mentire, ricorda che il fenomeno del femminicidio purtroppo, non smette di essere un’emergenza pubblica e, le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache, offrendo l’immagine di una società dove il rispetto per la donna non fa parte dell’agire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonali.

“Studiate fino alle lacrime, lavorate fino all’indipendenza”

Barbara Palombelli

, è il messaggio lanciato per le donne da Barbara Palombelli, giornalista, moglie di Francesco Rutelli, dal palco dell’Ariston di Sanremo 2021, “durante la mia adolescenza, ricorda Barbara, non avevamo la droga, ma giocavamo a fare la guerra con le pistole in tasca, e fu l’occasione per ricordare Luigi Tenco, (Ciao amore ciao) Sanremo 1967, suicida nelle stanze dell’Ariston. Piuttosto che ribellarmi per conquistare la libertà e accontentare mio padre, continua Barbara, era andare a lavorare, a sole 15 anni, e così è stato, ho smesso di sognare di fare grande cose ed iniziai a lavorare di qualunque mestiere. Dal duro lavoro nascono anche i diritti, voi giovane donne oggi godete dei diritti, ma quelli anche se non bastano, le abbiamo conquistate noi, e adesso sta a voi difenderli, ma col sorriso, con quel sorriso determinato che sapete di avere. Lottate giovane donne, fate valere la vostra dignità, conclude Barbara, anche se il prezzo è molto alto”. 

       Carmelo Santangelo 

Ambasciatore dei diritti umani

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