COVID, SCIENZA E COSCIENZA

La catastrofe causata dalla pandemia che stiamo combattendo si sarebbe potuta evitare? Le cifre dei decessi sono allarmanti, si tratta di oltre tre milioni di morti da Coronavirus se una mistura tossica che ci iniettano, ritardi immotivati e scelte contrastate a partire dall’inizio del 2020 non avessero creato il nuovo Chernobil mondiale. Intanto il TAR del Lazio ha accolto il ricorso del “Comitato cura domiciliare” COVID-19 ed ha sospeso le famigerate linee guida del Ministero della Salute, compresa la “vigilante attesa” e la somministrazione di farmaci in base a parametri prestabiliti. E’ stata restituita, in effetti, professionalità, ai medici, così come indicato dalla scienza e dalla deontologia. 

In campo l’Avv. Massimo Mallucci de’ Mulucci Presidente Nazionale di Italia Reale che scrive una pepata lettera, messaggio da ricordare agli organi istituzionali che, secondo lui, il danno irreversibile alle persone che costò la vita poteva essere evitato o almeno attenuato. 

Ecco il testo integrale.

“BASTA COI BUROCRATI DELLA PANDEMIA, IL GOVERNO ASCOLTI I SETTORI SANITARI E CAMBI LE REGOLE COVID. IL MINISTRO SPERANZA SI DIMETTA. BASTA COI GIORNALI CHE SEMINANO PAURE E NOTIZIE CONTRADDITTORIE”.

A seguito di una riunione dell’Ufficio di Presidenza di Italia Reale, è emersa la volontà dei Monarchici di ricordare come i regimi repubblicani si caratterizzino, nelle Società loro assoggettate, attraverso le figure dei burocrati, dei gendarmi vigilantes, degli esattori. Questi seminano divisioni e paura tra la popolazione. 

Ecco, dunque, che un gruppo di padroni della politica, dopo essersi assunti la responsabilità di governare l’Italia, hanno capito di avere il potere, ma non il consenso.   

L’emergenza sanitaria è stata sfruttata in modo politico e, così, mentre i medici e personale sanitario curano e assistono chi ha bisogno, l’oligarchia al potere, satura di privilegi, usa gli esattori per inviare un elenco di inadempienti all’obbligo vaccinale, all’Agenzia delle Entrate che provvederà di conseguenza con gli interessati, adotta provvedimenti limitativi sulle operazioni d bancarie, attribuisce al fisco poteri di esecuzione immediata anche per richieste non dovute.  

Mai era accaduta una situazione del genere. Se vogliamo tornare alla normalità dobbiamo riconsiderare le norme e le regole, salvo quelle basilari. 

Sembra, al contrario, che il governo abbia adottato la strategia di emanare un ginepraio di norme, spesso contraddittorie e che non servono al ritorno ad una vita normale, dal momento che non si tiene conto di quanto emerge dagli ambienti sanitari: “il virus si trasformerà fino a diventare qualcosa con cui poter convivere, come oggi si fa con il raffreddore”. Non si tiene conto di una vertiginosa salita dei positivi e dei tamponi, non corrispondente ad una proporzionale crescita di ricoveri e decessi. In effetti medici, farmacisti, dirigenti sanitari, cercano di dare risposte ai cittadini, in balia di regole complicate e in continuo cambiamento, su isolamento, certificati e quarantena. Andando avanti così il personale sanitario non sarà travolto dai malati ma dalla modulistica e dai tamponi.

Occorre cambiare le regole sui messaggi discordanti, anche a livello istituzionale.  Occorre superare il sistema delle fasce di colori e rivedere la competenza sulla sospensione delle attività didattiche. Tutto ciò non rassicura la gente ma la fa vivere nella paura, un danno fisico difficile da scongiurare. 

Italia Reale ritiene che i bollettini quotidiani, mettendo al primo posto i numeri dei contagi, alimentino un clima di insicurezza e paura non giustificato, se non dai padroni della politica. 

Resoconti settimanali servirebbero meglio a dare il senso della situazione. La pandemia modifica costantemente gli scenari e, quindi, anche la comunicazione dei dati deve seguire questo mutamento. 

Gli italiani si attendono messaggi propositivi e positivi. Quello che si dovrebbe valutare con grande attenzione non sono i nuovi positivi ma le occupazioni dei posti letto negli ospedali.

Occorre distinguere, all’interno dei ” ricoveri covid positivi”, negli ospedali, quali si riferiscano direttamente ad una patologia ” covid – dipendente” (polmoniti e gravi insufficienze respiratorie) e quali invece si riferiscono a pazienti ospedalizzati per altre patologie e, solo successivamente, riscontrati positivi al tampone.

Tutto ciò darebbe una rappresentazione più realistica della situazione, molto meno grave di quello che qualcuno vorrebbe far apparire. 

Le restrizioni che riguardano l’esibizione obbligatoria del green pass, preoccupano per le mancate differenziazioni che dovrebbero riguardare le deroghe per esigenze alimentari, sanitarie, le domande riguardanti giustizia e sicurezza. 

Non dimentichiamo neppure i supermercati e i negozi alimentari, le edicole, le tabaccherie, le farmacie, ospedali, ambulatori dei medici di base, soprattutto per ragioni di urgenza. 

Se l’economia sarà gravemente danneggiata dai provvedimenti governativi, vi è anche l’aspetto della sospensione dal lavoro e dalla possibilità di salario, per tutti quei cittadini che onestamente e senza infrangere le leggi, propongono soluzioni alternative a quelle che vengono imposte, senza danneggiare nessuno.  Intanto il TAR del Lazio ha accolto il ricorso del Comitato cura domiciliare COVID-19 ed ha sospeso le famigerate linee guida del Ministero della Salute, compresa la “vigilante attesa” e la somministrazione di farmaci in base a parametri prestabiliti. E’ stata restituita, in effetti, professionalità, ai medici, così come indicato dalla scienza e dalla deontologia. 

Il Ministro Speranza se ne deve andare a casa.  

Per concludere: occorre ascoltare la voce di chi vuole cambiare le regole, tra cui alcuni Governatori regionali e far capire alla stampa quotidiana, di non creare paure ingiustificate.   

F.to: IL Presidente Nazionale di Italia Reale :  Avv. Massimo Mallucci de’ Mulucci

Carmelo Santangelo

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