AMBIENTE, MODIFICATI GLI ARTICOLI 9 E 41 DELLA COSTITUZIONE
Si tratta di una legge che modifica in tal senso gli articoli 9 e 41 della Carta Costituzionale. Le modifiche apportate riguardano la promozione dello sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche negli interessi delle future generazioni.
Il Senato aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre, di conseguenza entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum. Non conosciamo il testo integrale delle normative, ma di sicuro sarà lo strumento rivoluzionario per la salute minacciata della terra, causata dai malanni cui gli ambientalisti stanno lottando.
Acque agitate nei comuni italiani inadempienti, anche a Catania arriva la scossa perché i progetti per l’adeguamento fognario non sono mai arrivati in porto. La nostra indagine rileva una situazione inquietante, la rete fognaria del comune è stata, in passato ed ancora oggi oggetto di criticità.
Riportiamo una notizia che risale al 2012, anno in cui il CIPE finanziò con oltre un miliardo di euro centinaia di interventi mirati a far uscire l’Italia dalla procedura di infrazione dell’Unione Europea a causa dello smaltimento in mare delle acque reflue non depurate.
Il comune di Catania risulta tra quelli censurate che causano maggiore inquinamento. Pur essendo presente, infatti, un impianto di depurazione, questo ad oggi non riceve tutte le acque reflue che passano per le condotte fognarie. Una parte di queste finisce direttamente in mare o dentro il fiume Simeto dai paesi metropolitani, bypassando l’impianto del depuratore, i reflui cittadini, infatti si concentrano nei collettori che scarica lungo la fascia costiera della città. Sarà necessaria una progettazione al fine di deviare detti scarichi urbani nel depuratone per essere trattati prima di essere sversati in mare tramite collettori o canali a cielo aperto.
Un finanziamento permetterà l’ampliamento della rete fognaria cittadina, riuscendo così a coprire con il servizio la gran parte delle utenze presenti nel centro e le periferie, ad oggi per lo più servite dal seervizio pozzi neri o antichi pozzo nero a perdere nel sottosuolo, vecchi sistemi che inquinano le falde acquifere.
Nel 2017, un commissario straordinario, (Enrico Rolle) nominato dallo stato, si stava occupando di avviare le procedure progettuali della nostra città e provincia, ma sembra che la burocrazia sia avversa alle cose buone da fare.
Lo scorso 9 gennaio, con il Provvedimento n. 3 del 2020, il Commissario Straordinario ha affidato l’incarico procedurale all’ing. Giuseppe Iannazzo.
Un passo importante che fa sperare nella pubblicazione della gara e nel breve periodo possibile l’inizio dei lavori che, a questo punto, è auspicabile possa arrivare al più presto.
Siamo in guerra contro l’ambiente. Per tutelare gli equilibri ambientali che lo sfruttamento illimitato ha reso precari, e in qualche caso ha alterato, occorre ribadire i problemi ecologici ed amare di più la terra che ci nutre. Del resto, l’ambiente non è qualcosa di amorfo, ma è un insieme di azioni e reazioni. Gli Antichi parlavano della terra come un essere animato, un «grande animale»: quando è aggredito reagisce, e le reazioni sono grandi tragedie per chi lo abita. Le pandemie sono spiegate anche in questi termini suggestivi e terrificanti.
Da quando si è incominciato a dubitare delle condizioni di vita che lasceremo ai posteri, si parla di «diritti delle generazioni future». L’uso dissennato di risorse non rinnovabili impoverisce la terra e si risolve in una guerra che stiamo conducendo per garantire una vita migliore a coloro che non esistono ancora, loro sono indifesi e avrebbero il diritto di trovarsi in un mondo ancora abitabile.
Carmelo Santangelo