ADRANO, CONFERENZA STELLA E CORONA, ANALISI E PROPOSTE. Il disastro della politica sbagliata
Dopo circa 10 settimane di isolamento, gradualmente stiamo aprendo le porte delle nostre case e torneremo ad occupare gli spazi affettivi, ricreativi e culturali lasciati vuoti a causa dell’emergenza Covid 19, un recupero timido e graduale poiché ancora minacciati da possibili contagi.
Nei giorni scorsi al circolo Democratico in piazza S. Pietro ad Adrano si è svolta una dotta conferenza organizzata dal Dr. Filippo Marotta Rizzo, Segretario Regionale di Italia Reale Stella e Corona, il quale, dopo aver salutato i convenuti, si è complimentato con le istituzioni dello Stato per le misure adottate per la lotta contro il Coronavirus. Ha poi, entrando nel vivo del discorso, rendicontato dettagliatamente le attività svolte del gruppo dei monarchici adraniti nell’anno 2019 e le iniziative in agenda per il 2020. Erano presenti, oltre al presidente Marotta Rizzo, il Vice, Nunzio Spitalieri; il Dr. Pietro Suriano, docente di medicina Università di Catania e Consultore del Senato del Regno; Prof. Mauro Guarino, docente di storia all’Università di Catania e Consultore del Senato del Regno.
L’incontro col Governatore Nello Musumeci nel novembre del 2019, spiega Marotta Rizzo, visto che la sede del Circolo Democratico in Adrano ha una valenza storica si ravvisa la necessità del recupero della memoria. A tal proposito il Governatore ha espresso la volontà, su richiesta Dr. Rizzo, di recuperare strutturalmente il sodalizio per continuare ad essere luogo d’incontri del ceto politico culturale di Adrano.
Vivo apprezzamento è stato manifestato dal pubblico presente in sala per quanto riguarda la partecipazione dei monarchici adraniti alla ricorrenza del 4 novembre 2019 in memoria dei caduti della grande guerra con una corona d’alloro deposta al monumento in piazza Cappuccini in Adrano, ed una messa celebrata in suffragio da don Nino Catalfo in chiesa San Leonardo.
Nel corso della conferenza intervenne telefonicamente il Presidente nazionale di Italia Reale Avv. Massimo Mallucci, il quale, dopo i saluti si è complimentato con gli intervenuti, ha augurato che eventi del genere possono ripetersi con maggiore frequenza.
Infine la parola al Dr. Nunzio Spitalieri, esperto in materia fiscale, si è soffermato sull’aspetto tributario fornendo alcuni chiarimenti sui contributi da destinare alle Ass. Onlus.
Chiude l’intervento il Prof. Mauro Guarino, che tra l’altro, ha espresso, per il prossimo anno accademico 2021, la volontà di promuovere presso l’Università di Catania un seminario di studi sui valori istituzionali della monarchia in Italia.
A conclusione dei lavori, passa la parola al pubblico presente in aula per un dibattito. E’ stato un dibattito costruttivo ed interessante, primo fra tutti il tema sul lavoro.
Ndr. Emerge così la criticità al decreto legge emanato dalla Ministra Teresa Bellanova, ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per quanto riguarda la regolarizzazione degli immigrati, (permesso di soggiorno) capovolgimento legislativo, in atto se non hanno un lavoro non possono avere il permesso di soggiorno, con la legge Bellanova, invece, hanno il permesso per lavorare con le carte in regola, giustissimo e sacrosanto diritto (gli invisibili da oggi saranno meno invisibili .- parole della Ministra), ma è successo tutta una ribellione degli italiani disoccupati che non trovando lavoro, percepiscono il reddito di cittadinanza in attesa di un posto di lavoro da parte dello Stato, sin ora mai avvenuto. Un provvedimento legislativo che hanno fatto credere agli stati stranieri che in Italia manca la manodopera, una grande bufala avallata da tutta la politica italiana che ha poi suscitato sospetti di campagna elettorale, disorientamento pericoloso che permette altri arrivi in Italia e spinge i nostri giovani alla fuga in cerca di lavoro qualificato all’estero, mentre si crea altro spazio alla collocazione di migliaia di immigrati disoccupati in arrivo in Italia da altri paesi stranieri in cerca di lavoro.
Un cortocircuito per il costo altissimo per l’accoglienza ed assistenza sanitaria. La ministra non ha considerato tutto questo, non ha calcolato ciò che avviene in Italia: i prodotti alimentari che arrivano nel nostro paese a bassissimo costo dai paesi comunitari, laddove il costo della manodopera è molto bassa, svalutano la nostra produzione e quindi le nostre aziende non assumono più operai perché obbligati a retribuire operai con paghe sindacali insostenibili e tasse all’INPS per manodopera. I politici che hanno votato il provvedimento, anche loro non hanno calcolato che dai nostri prodotti non si ricavano che piccole spese di produzione e quindi la nostra merce rimane invenduta, quindi le aziende licenziano, chiudono e scappano via dall’Italia, come già si è visto e documentato dai notiziari nazionali.
Ecco il disastro della politica sbagliata.