AGATINO SICALI PROMOSSO 4° DAN DI KARATE

Aveva soltanto sette anni quando ha chiesto alla mamma, voglio fare karate! E fu subito accontentato, iscritto alla più vicina palestra di casa presso la scuola Pestalozzi al villaggio Sant’Agata, alla estrema periferia della città di Catania. E’ stata una scelta di coraggio perché a quei tempi la parola karate significava dover litigare per difendersi. Il karate nato come arte marziale che insegna il combattimento e l’autodifesa a mani vuoti, imprime il concetto di violenza, ma piano-piano si è trasformato in filosofia di vita. Fu proprio questa teoria che accompagna Agatino Sicali ed i ragazzi allenati dal Maestro di karate Carmelo Santangelo, oggi 5° Dan, il quale insegna a combattere senza combattere, soprattutto a non considerare mai un traguardo il raggiungimento di un obbiettivo, ma una tappa.

La scelta di uno sport fatta da bambino, è dimostrato che è duraturo, che invece uno sport scelto perché piace al genitore, il bambino obbediente accetta, ma nell’adolescenza capirà che sta facendo qualcosa non di sua volontà e quindi abbandona.

“Esprimo la mia gioia nell’apprendere il risultato conseguito da Agatino, non è stato molto difficile, racconta, mi sono preparato bene ed ho fatto bella figura, grazie ai numerosi bravi maestri che ho conosciuto nell’arco di tempo sportivo dall’inizio ad oggi. Bravo Agatino, ti auguro un mondo di bene nello sport e nella vita.

Carmelo Santangelo

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