Il Coronavirus, un killer silenzioso contro l’umanità
IL POPOLO ITALIANO IN PRIGIONE SENZA SBARRE NE’ CANCELLI
Atipico è stato il Natale appena trascorso e di sicuro disastroso. Mascherine, distanziamento, restrizioni di orario, divieto dei cenoni: tutto ciò però ci allontana dalla bella tradizione e dagli affetti familiari, che proprio come fino allo scorso anno ci ricorda come eravamo nelle nostre famiglie. Costruire un presepe mi pare è come costruire un segno di grandissima speranza. Però bisogna scegliere: il burrone o la fossa? E qui l’Italia si è divisa, le rinunce sono difficile da accettare.
Chi comanda fa legge, nessuno lo dubita, ma non si può schiavizzare un popolo mettendolo in isolamento chi ha soltanto la colpa di essere italiano, nel dubbio che qualcuno non indossa la mascherina o che il giorno di natale una famiglia numerosa si riunisca per festeggiare l’evento religioso, sarebbe stata meglio una campagna di sensibilizzazione piuttosto che impiegare 70.000 uomini delle forze dell’ordine, durante le feste di Natale e Capodanno 2020-21 per controllare che i “criminali” italiani non commettano un reato grave: unirsi ai loro familiari per Natale.
I DPCM, sacrosanto provvedimento in quel periodo per combattere la pandemia, l’ordinanza stabiliva l’isolamento di un popolo ed un dispiegamento di uomini mai visto prima, neppure in tempi di guerra.
Eppure nei tempi passati ne abbiamo avute tante eventi di nefaste grandezze, l’elenco è lungo:
Hanno sotterrato rifiuti tossici sotto ogni terreno disponibile del paese Italia, ma nessuno sapeva dove, come e quando;
Ogni giorno lo Stato si lascia sfuggire di mano alcuni carichi di droga, mentre le piazze sono centri commerciali di narcotraffico;
Centinaia di navi colmi di scorie radioattive fatte affondare nel mediterraneo per far perdere le loro tracce, ma nessuno li vede:
Migliaia di migranti clandestini sbarcati, che scorrazzano liberamente per il nostro territorio, e chi voleva impedirglielo ora va sotto processo;
Le organizzazioni criminali stranieri, controllano il traffico commerciale nel nostro paese, minacciano, a volte fanno saltare le saracinesche dei negozi, si spartiscono i loro guadagni e comprano le nostre attività commerciali, aprono super mercati; un crimine fuori controllo, ma non ci si è mai posto il problema in questi termini;
Migliaia di delinquenti incalliti mandati in libertà con la scadenza dei termini;
Centinaia di latitanti, sono stati uccel di bosco per decenni, ma non si riusciva a trovarli;
Spalancano i porti all’emigrazione clandestina ed accolgono migliaia di gente di dubbia moralità, mentre i nostri pescherecci un metro oltre il confine delle acque territoriali nel mediterraneo vengono fatti prigionieri;
Su terribili delitti e attentati, non si è mai fatta piena luce né giustizia;
La tratta delle donne dall’Est nelle mani di uomini come belve importate dal buonismo le violentano le fanno prostituire sotto minaccia, ma non importa più di tanto ad alcuno;
Potrei continuare, ma mi fermo qui, però mi chiedo: quale è la risposta dello stato? Scadenza dei termini, patteggiamento, buona condotta per mandare in libertà spietati criminali?
Lo Stato non dorme, fa quello che può, ma ci spiegava che non poteva fare di più, la Legge è Legge e va rispetta.
Ora si usa il pugno di ferro contro un popolo inerme se non indossa la mascherina o se abbraccia la nipotina od il fratello che non vede da tanto tempo.
Il Covid è una brutta bestia da combattere, siamo tutti spaventati, un poco per i contagi e molto per le sanzioni a cui possiamo involontariamente incorrere perché siamo poco informati dalla TV e dalla carta stampata, l’Italia è a colori, è diventata gialla arancione e rossa.
E allora! è il popolo il nemico mortale? quello contro cui non badare a spese e a mezzi. Come mai in passato non è stato fatto tutto questo? Chi sono i nuovi banditi?
Non certo chi comanda, ma il popolo italiano, 70.000 uomini delle forze dell’ordine alla ricerca di alcuni amici davanti al bar che discutono o quattro vecchietti che si salutano o giocano a carte, o peggio, un nonno che desidera abbracciare un nipote, oppure un negoziante o un artigiano, che esercita solo il proprio diritto di lavorare.
Mi sono convinto che i criminali siamo noi, gli italiani. A qualcuno gli dà fastidio la nostra vita, la nostra esistenza, la nostra libertà, persino la nostra famiglia, gli dà fastidio l’affetto, l’unione, financo un abbraccio.
Il governo ci ha imprigionati, siamo tutti sofferenti, bambini, anziani, padri di famiglia disperati senza lavoro.
Nemmeno il nazismo era arrivato a tanto, perché non è soltanto la lupara che spaventa, ma la volontà di annientare un intera civiltà.
S.E. Carmelo Santangelo,
Conte di Castiglia D’Aragona
Ambasciatore dei diritti umani