Prima vera grande espansione della Repubblica Romana
È estremamente complicato trovare gli elementi per spiegare la volontà di una città. ancora molto giovane rispetto alle altre presenti sul territorio , di espandere così rapidamente i propri confini. Roma all‘ inizio della sua storia combatte e conquista città e popoli a lei vicino per avere molto probabilmente uno sbocco verso il mare, favorita dalla posizione centrale nella penisola italiana e dal Tevere che era navigabile , ma anche in era repubblicana Roma continua nella sua voglia incontenibile di espandersi e conquistare. Occupata quasi tutta l’ area centrale e sedate le ultime sacche di resistenza di etruschi e Sabini, Roma incontra e si scontra con i Sanniti.
Ne nascerà una guerra che durerà anni in cui i due fronti si scontreranno spesso e anche se in alcune battaglie i Sanniti ebbero quasi la meglio alla fine Roma sconfigge anche loro ingrandendo di gran lunga il proprio territorio e acquistando un enorme bottino di guerra, nuovi guerrieri per il proprio esercito e occupò tutta la parte centrale della penisola.
La strategia che adottava Roma era semplice ed efficace, cioè indebolire le varie tribù che costituivano il tessuto sociale di un territorio , per poterli poi sconfiggere meglio nel caso fosse scoppiata una guerra. Divide et impera. Fatto ciò Roma viene in contatto con una civiltà fatta di città antiche, ricchissime, costellate da grandi monumenti , templi e metropoli , la Magna Grecia , cioè la parte del sud Italia colonizzata da coloni provenienti da città greche che nel corso degli anni avevano superato la madrepatria per cultura, ricchezze e architettura.
Con queste cittadine Roma comincerà una serie di commerci e stringerà concordati di non belligeranza ,ma nel frattempo entra in contatto con un‘ altra civiltà , regina di tutto il mediterraneo, Cartagine. I patti di non belligeranza dureranno fino all‘ inizio delle guerre Puniche quando Roma deciderà di muovere guerra a Cartagine e prendersi il dominio del Mediterraneo!