Centro Antiviolenza Galatea APS

Noi ci dissociamo dall’Italienza

Noi ci dissociamo dalla vostra “italienza” e dalla vostra ignoranza. Sono le ore 11.30 del 12 Dicembre 2020, momento in cui Codacons, promuove una campagna “sociale” denominata “italienza” termine coniato in nome dell’italianità e della resilienza.

E mentre, nello stesso momento, il centro antiviolenza Galatea, sta svolgendo una azione formativa rivolta all’arruolamento di nuove volontarie per il contrasto, in prima linea, alla violenza ed alla discriminazione di genere, il bieco calendario di Codacons, dal nome che ne proclama un ossimoro oltre che al dubbio gusto, mostra dodici foto di donne nude.

Un articolo, nell’intento di sostenerne l’evento, le descrive

“vestite simbolicamente da una mascherina anti-covid”

e mi chiedo, dunque, come mai in quello stesso calendario, non siano ritratte donne che proprio con l’uso della mascherina e del loro camice si trovano in sala rianimazione a salvare vite e la nostra Italia insieme.

Mi chiedo come mai non ci siano donne, avvocate, economiste, volontarie, che con l’uso della mascherina e la loro competenza, sono in prima linea impegnate ed a tendere una mano a questa Italia che va a fondo a causa del virus e dei disvalori, morbo ben peggiore e pericoloso.

Mi chiedo se davvero possiamo utilizzare il termine di sociale e resilienza accanto alla solita mercificazione e reificazione del corpo della donna con le gravi conseguenze di renderla oggetto.

Continuiamo a dimenticare l’importanza della responsabilità etica del linguaggio, delle immagini, dei media, che sostenendo una identità distorta ed oggettivizzata della donna tesa ad asservire la sua subordinazione a cosificazione sessuale, non fanno che depredarla della sua identità: resa oggetto una donna è depotenziata, declassificata a mero strumento appetibile di desiderio.

Ed una volta resa oggetto, il passo alla deresponsabilizzazione nei suoi confronti, è breve ed implicito. La donna continua ad essere spogliata, non soltanto dai suoi vestiti, ma dai suoi valori, dalla sua intelligenza, dal suo significato e ruolo all’interno della nostra società.

Sino a quando non comprenderemo, pienamente e sino in fondo, che il contrasto alla violenza di genere, si compie attraverso azioni sinergiche che chiamano in causa la voglia di ristabilire i significati all’interno della nostra società, continueremo ad essere tutti colpevoli , ogni qualvolta, scorreremo quella lunga lista di stupri e femminicidi che continua a contare il numero di vittime oltraggiate, depredate e private delle loro vita e della loro autorevolezza.

Dott.ssa Vincenza Bifera

Responsabile Etica del Linguaggio

Loredana Mazza

Volontaria Centro Antiviolenza Galatea

Presidente Centro Antiviolenza Galatea

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *