Festa della Repubblica Italiana a Iquitos: Un Legame che Resiste nella Foresta Amazzonica

Iquitos, Perù – In una delle città più remote e affascinanti del mondo, nel cuore della foresta amazzonica peruviana, la comunità italiana ha celebrato con orgoglio e commozione il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana. Grazie alla dedizione e all’impegno del console onorario d’Italia, Federico Marco Ventre Ferro, gli italiani di Iquitos hanno vissuto una giornata indimenticabile, colma di emozioni e spirito patriottico.

Console Onorario Federico Marco Ventre Ferro

La giornata è iniziata con una cerimonia solenne nella piazza centrale di Iquitos, dove per la prima volta nella storia della città è stata issata la bandiera italiana. Questo momento simbolico, reso possibile grazie all’organizzazione meticolosa del console Ventre Ferro, ha unito tutti i presenti in un applauso commosso, ricordando l’importanza dell’identità e delle radici culturali, anche a migliaia di chilometri dalla madrepatria.

La celebrazione ha continuato con una piccola, ma sentita, riunione tra i membri della comunità italiana locale. Durante l’evento, gli italiani di Iquitos hanno condiviso storie, ricordi e aneddoti del loro Paese d’origine, manifestando un forte senso di appartenenza e fierezza. Il console Ventre Ferro ha sottolineato l’importanza di mantenere vivi i legami con l’Italia, soprattutto per coloro che, pur vivendo lontano, continuano a sentirsi parte integrante della cultura e della storia italiana.

“Essere italiani non significa solo vivere in Italia,” ha dichiarato Ventre Ferro. “Significa portare con sé ovunque si vada l’eredità di una grande storia, di una cultura ricca e di valori profondi. Oggi, in questa meravigliosa città amazzonica, abbiamo dimostrato che l’Italia è nel cuore di ognuno di noi, ovunque ci troviamo.”

Marco Molino Presidente Ass. Natura Viva ad Iquitos

La festa del 2 giugno a Iquitos è stata un vero trionfo di italianità e di unità, un momento in cui le distanze sono sembrate annullarsi e i legami si sono fatti ancora più stretti. Grazie al console onorario Federico Marco Ventre Ferro, la comunità italiana ha potuto vivere una giornata di orgoglio nazionale, dimostrando che l’amore per la propria terra non conosce confini.

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