L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “U MIOLU” RECUPERA IL FOLKLORE SICILIANO.

Il titolo dell’associazione U Miolu  tradotto dal siciliano è il corrispettivo della parola italiana il centro della ruota. La direttrice Mariapia Cristaldi, illustrerà’ in questa breve intervista le loro iniziative.

Farkas: Signora Cristaldi di cosa si occupa in qualità di direttrice e privatamente nella sua vita ordinaria?

Cristaldi: “Da sempre mi occupo di pittura nello specifico seguendo la tradizione del mio paese natio (Aci s.Antonio) e mi sono occupata dell’arte pittorica per decorare i carretti siciliani. I più’ esperti carratori provengono da tempo immemore da questo paese della provincia di Catania, Aci S.Antonio per l’appunto. Tra i maestri di questa sopraffina arte del carretto siciliano possiamo annoverare nello specifico della scuola catanese (l’altra è quella palermitana) il maestro Di Mauro, il maestro Zappalà, e ancora in vita la maestra Nerina Chiarenza, considerata patrimonio immateriale dell’unesco.

Mi pregio di avere avuto un diretto contatto con questi grandi maestri nella mia gioventù. Scopo di tale ass. è quella di tramandare queste conoscenze alle nuove generazioni per fare apprezzare nel  futuro quest’arte immortale della nostra tradizione siciliana. Io personalmente sono stata fautrice della fondazione di tale ass. U miolu ossia i raggi della ruota. L’ ass opera nella cultura in generale operando un’innovazione sulle tradizioni.Il proposito dell’associazione è quella di diffondere innovando. Il progetto intende trasmettere emozioni nella diffusione di quest’arte antica. Nello specifico  il mio ruolo è quello di  diffondere l’arte del cantastorie traendo il contesto narrativo da storie realmente accadute  nonché dal repertori  letterari del folklore antico. La tradizione siciliana del repertorio folkloristico legato all’arte del cantastorie ha molte comunanze con la cultura calabrese .Il brigante Musolino ad esempio è molto utilizzato come repertorio dell’attività dell’associazione seppur attinente alla storia del folklore calabrese”. 

Farkas: che differenza c’è tra cantastorie e cuntastorie?

Cristaldi : “Il cantastorie è l’arte che si trasmetteva in assenza di mass media per certi versi affine all’arte degli aedi e  dei rapsodi dell’antica Grecia. Inoltre, in aggiunta mi sono specializzata a dare in forma pittorica realizzando dei pannelli dove vengono descritte le vicende di personaggi di fantasia tratti dalle novelle dei nostri più’ illustri e noti scrittori come Capuana e Verga nonché narrando e commentando i disegni pittorici dei pannelli in lingua italiana e siciliana “.

Farkas: che iniziative promuove l’ass periodicamente?

Cristaldi: l’ass. promuove annualmente un ciclo di eventi che hanno una matrice monotematica come  l’ultima ad esempio  riguardante la narrativa di verga individuandone diverse sfaccettature di carattere storico culturale artistico e teatrale .Un altro tema affrontato qualche anno fa  ha avuto nucleo tematico fondante il ruolo della donna nella storia della cultura siciliana.

Farkas: dove avvengono gli eventi ?

Cristaldi: facciamo richiesta ai comuni e in linea di tendenza richiediamo il plesso dove c’è forte appartenenza  storico culturale nonché ovviamente geografica all’evento tematico proposto. Ad esempio siamo stati ad Acitrezza nel rappresentare alcune cose del Verga tratte Dai Malavoglia.

L’ ass. ha come suo primario intento, come detto inizialmente , la trasmissione e diffusione dell’arte del folklore siciliano operando anche nelle scuole una magnifica operazione di divulgazione per rendere imperitura la nostra secolare tradizione artistica e siamo tanto grati alla disinteressata attenzione di quest’opera di trasmissione culturale della direttrice nonché’ squisita e sensibile persona della signora (ultima decoratrice dei carretti siciliani)Mariapia Cristalli a cui va la nostra stima e riconoscenza di rendere ancor viva la nostra splendida cultura  dell’arte sicula.

Fulvio Farkas

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