L’ESTATE DEL 1943, UNA DELEGAZIONE STATUNITENSE CERCA UN AEREO ABBATTUTO AD ADRANO
In rispetto della memoria una delegazione di americani, tre militari e tre civili, cercano i loro connazionali caduti il 5 agosto 1943 a bordo di un aereo da combattimento colpito durante le operazioni di guerra nel nostro territorio. Gli appelli alla cittadinanza tramite la nostra Tv locale a chi potrebbe dare indicazioni sono stare raccolte dallo scrivente, unico testimone oculare, almeno fino al momento, il quale si è presentato spontaneamente ed ha raccontato come, quando, e dove vidi lo scenario del precipitato aereo, proprio quello di cui l’equipe americana cerca i corpi o anche un frammento da portare a casa. Le loro documentazioni indicano la zona tra Adrano Bronte, proprio dove in quel momento Papà, mamma, fratellini e sorella ci eravamo rifugiati in una grotta, zona impervia circondata di sciara viva priva di un filo d’erba. Era il pomeriggio del giorno 5 agosto del 1943. Papà, Nicolò Santangelo, qualche giorno prima (ricordo benissimo) si scambiarono gli auguri di onomastico col suocero (nonno materno) Nicolò Di Guardia. Quel giorno c’erano nel cielo alcuni aerei che zig-zagavano come cani da caccia, mentre nella zona tra Passo Zingaro, Ruvolita, fumata, Dagala ecc. vi erano postazioni antiaerei tedeschi, le bombe cadevano come grandine. Papà, reduce di guerra, ha scelto un luogo sicuro, una grotta tra tanta sciara viva. Da quel punto seguivo quell’aereo quando lo vidi appena colpito, subito avvolto dal fumo e poi in fiamme come una palla di fuoco. Io ebbi paura e gridavo perché ebbi la sensazione che mi cadeva a dosso, papà e mamma mi hanno rassicurato. Una scena del genere non la potrai mai dimenticare, come tante altre raccontate nel mio libro inedito dal titolo L’ESTATE DEL ‘43.
La sottufficiale Dott.ssa Sonia, unica a parlare bene l’italiano, mi ha ascoltato con tanto interesse, e ,mentre io parlavo, traduceva alla collega che ha registrato tutto nel quaderno dei suoi appunti. Dopo quella florida chiacchierata, ci siamo recati nei luoghi dell’avvistamento dell’aereo in fiamme e poi dove sarà avvenuto lo schianto, ma non abbiamo trovato nulla, troppo tempo è già passato, dopo ben 79 anni è come cercare un ago nel pagliaio, la zona è diventata una florida piantagione di pistacchio. La comitiva statunitense non è andata comunque a mani vuote, la nostra testimonianza, Le storia dell’operazione HUSKY, la fine di quei 181000 uomini angloamericani sbarcati in Sicilia sarà riportata nei loro quaderni di storia.
Grati gli amici americani per l’accoglienza. Ringraziano l’Amministrazione adranita, la TV locale (TVA Adrano) e quanti vorranno dare ulteriori informazioni per recuperare qualche oggetto dove deporre un fiore od una preghiera alla memoria.
Carmelo Santangelo