Mario Ierardi: i suoi libri per conoscere Roma.

(di Franco Pasquale) 

STUDI URBANISTICI

Oggi voglio parlarvi di Mario Ierardi, uno scrittore che, laureato in Materie Letterarie, con indirizzo storico e docente, è un vero studioso di Roma.

Il suo amore per Roma è a 360 gradi e spazia dai secoli più antichi dell’Urbe fino all’epoca moderna.

Il suo primo impegno in tal senso è nato in sede di compilazione della tesi di laurea in cui ha analizzato i rapporti fra il rione Monti e quella degli altri rioni della capitale nel periodo fra il 1870 e il 1900 e da questo manifesto interesse è iniziata anche la sua collaborazione con la rivista “Arcobaleno” che rappresenta una voce essenziale del quartiere romano.

Quindi i primi volumi, impegnativi, certamente di nicchia, per un pubblico specializzato che voglia davvero approfondire i temi proposti.

CONQUISTA ROMANA DELLA MESOPOTAMIA

Viene dato alla stampe, pertanto: “Romani, Bizantini, Parti e Persiani: Un secolare scontro tra civiltà per l’egemonia sull’Armenia”, uno studio meticoloso che evidenzia le ragioni per cui l’Armenia, terra travagliata fino a tempi più recenti, costituì così a lungo il punto saliente dell’eterno scontro fra i Romani ed i Parti prima e fra i Bizantini e i Persiani poi.

COSA SUCCESSE TRA IL 253 E IL 260

L’attenzione nel testo, inoltre, si è concentrata su alcuni episodi salienti come le campagne di Traiano, Lucio Vero, Settimio Severo senza escludere il settore armeno, ma anche su episodi tragici come la sconfitta di Carre, la sfortunata spedizione di Giuliano, l’umiliante pace di Gioviano, la cattura di Valeriano e l’alone di mistero della morte di Costantino nella campagna persiana.

Gli utimi capitoli sono dedicati agli aspetti militari e strategici per quanto riguarda le tattiche e l’armamento, l’arte romana e partica e il famoso testo trilingue “Res gestae divi Saporis” con le problematiche storiografiche sulla morte di Gordiano, l’episodio del cesare che mentì sulla faccenda dell’Armenia, e la misteriosa sorte di Valeriano. Chiude il testo un’appendice sugli usi e costumi dei Parti e Persiani, la cronologia e le numerose cartine.

Altro lavoro specialistico è costituito dal volume : Le vie consolari: Itinerari nel Lazio e nella campagna romana.

LUOGHI MAGICI DA VEDERE

Si tratta di un lavoro prezioso per chi per ragioni di studio o anche di un turismo culturale non superficiale, voglia essere davvero accompagnato, lungo le vie consolari di Roma, dall’Appia Antica all’Ostiense, dalla via Aurelia alla Tiburtina.

Ierardi le percorre tutte per davvero le vie consolari di Roma, le studia, ne scopre i segreti dimenticati, diventa quasi archeologo della città, perché non c’è monumento di rilievo o reperto dimenticato o scomparso che non annoti ed indichi con cura, corredando il volume con materiale fotografico di ottima fattura.

PERCORSI E CURIOSITA’

Immaginate una guida turistica sui passi dolomitici, che segna i sentieri, gli antichi insediamenti, i fortini, le ferrate, i cimiteri italiani o austro-ungarici, le chiesette isolate o il ruscello che si nasconde fra i boschi… Ecco, Ierardi svolge un lavoro ancor più faticoso e certosino perché le “cose notevoli” sulle vie consolari di Roma sono davvero infinite.

Un lavoro imponente, dunque, ma le pubblicazioni di Ierardi proseguono con “Le parole sulla pietra: scritte e murale a Roma” , scritto in collaborazione con Fabio Bravetti, “Lo sport nel mondo antico e nella società moderna”, un saggio assai pregevole in cui fornisce un’ampia panoramica sullo sport nel mondo antico soprattutto in Grecia e Roma tenendo conto anche del coinvolgimento delle donne in diverse pratiche sportive tra cui anche i giochi gladiatori. L’attenzione poi si rivolge alla figura di Spartaco, ai ludi circensi e ad alcune strutture che li ospitavano per poi passare ad analizzare lo sport dall’epoca medioevale fino alle recenti Olimpiadi.

Lo spazio a disposizione non ci consente, in questa sede, di continuare l’esame degli altri lavori di cui Mario Ierardi è autore, ma torneremo sull’argomento perché chi è appassionato come i lettori di Cronache Mediterranee non può non guardare con particolare attenzione all’impegno saggistico-letterario di questo autore.

Se volete davvero conoscere Roma, prima dovete conoscere i suoi scritti.

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