PRESENTATO LIBRO DI AGATA TERESA MOTTA

RISPETTO E DIGNITA’

Agata Teresa Motta , Salvo Pogliese

Mercoledì 17 novembre 2021 presso il palazzo della Cultura via Vitt. Emanuele 121 Ct, malgrado la pioggia battente è stato presentato alle stampe l’ultima fatica di Agata Teresa Motta, la quinta, un libro molto interessante sotto il profilo sociale, educativo e culturale, titolo: “RISPETTO E DIGNITA’ ”. L’evento in ricordo del 60° anniversario della nascita dell’Istituto Professionale di Stato  “Adriano OLIVETTI” 1961 – 2021. 

La Prof.ssa Motta, instancabile ricercatrice di personaggi e luoghi medioevali non finisce di stupirci e di metterci di fronte ad un saggio talmente interessante che chi apre il libro ed inizia la lettura vorrebbe finirlo tutto d’un fiato. Rispetto e dignità, due sinonimi uguali e convergenti in unico punto di riferimento: la persona degna di rispetto, il diritto all’onore, e la pretesa che nessuno osi il disprezzo della persona, un tema che insegna agli allievi la correttezza ed i valori alla persona. 

Agata Teresa Motta, prof.ssa Bussichella

“Tale titolo è stato condiviso da professori e allievi, orgogliosi di tale scelta- perché Adriano Olivetti è una figura  palpitante – ricorda la Prof.ssa Motta – che con la sua opera ha lasciato in eredità ai giovani studenti esempi da copiare per una società più giusta, più ordinata, più genuina. La Prof.ssa Agata Motta, in 25 anni di docenza in tale Istituto ricorda questi valori, sono stata testimone di saggi – dice – che esaltano la persona, questa era la scuola di allora.  Gli studenti del De Felice devono sapere che Possiamo Vivere il Presente e disegnare il Futuro solo se abbiamo memoria del nostro passato”.

La lettura di una poesia in lingua siciliana, letta dal relatore Santi Consoli, Attore e Regista nonché ex alunno dell’Olivetti, scritta dal segretario Puglisi e dedicata al Preside Filippone, ha emozionato tutti i presenti. 

La presenza del Sindaco di Catania, Avv Salvo Pogliese, ha onorato l’evento di oggi, parlare di tale Istituto ha fatto felici i loro ex allievi diplomati, per non dimenticare la loro scuola.

In questo libro, fresco dì stampa, parlo di ambedue gli istituti: Olivetti e De Felice che il destino oggi ha voluto che fossero uniti.  

Il mio primo anno di ruolo insegnai al De Felice –ma per gravi motivi di salute, l’anno di prova lo completai l’anno dopo all’Istituto Alberghiero di Giarre; mentre gli ultimi anni 25 anni di insegnamento come titolare  li completai all’Adriano Olivetti. 

Infine al De Felice, sono riuscita, di concerto con la dirigente scolastica prof.ssa Anna Lagona, a realizzare un progetto grazie a un libro di ragioneria che evidenziava la figura professionale del futuro ragioniere cioè: capacità organizzativa e di adattamento, onestà, cooperazione, ordine, precisione, puntualità, riservatezza, spirito di iniziativa e di osservazione.

Ancora oggi, rivolgendomi agli studenti che incontro, li esorto a non arrendersi mai agli ostacoli della vita, Auguro che, con tenacia, crediate ai vostri sogni e spero sinceramente che possiate realizzarli, così come ho fatto io.

La Senatrice Cinzia Leone,  Vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, scrive: “Cara, un mio pensiero a seguito della lettura “Rispetto e dignità” L’ opuscoletto che ci metti in mano alla fine della tua carriera di docente che poi è un percorso di vita e di più di quarant’anni di insegnamento.

Questo libro tratta di due concetti basilari e necessari, ancor più che trascurati in una società come la nostra che sembra averli smarriti, il rispetto e la dignità diventano i binari su cui far scorrere tutta l’azione educativa per lo sviluppo di una personalità equilibrata e in armonia con gli altri.

Lei diventa così una “maestra di vita” per tutti noi proprio perché quel rispetto e quella dignità li ha coltivati e pretesi fin da giovanissima (e ce ne dà ampia documentazione). E perciò questi valori li ha potuti insegnare a quanti hanno avuto la fortuna di incontrarla, trovando in lei una persona motivante e propulsiva, capace di cambiare la vita delle persone.

Agata così disegna un’etica professionale dell’insegnante che deve essere: accorto, preparato e… rispettoso dei tempi e delle maturità dei suoi alunni.

Ho trovato particolarmente toccanti le pagine 58 e 60; la prima a proposito delle emozioni infantili e della necessità di coltivarle con il dialogo affettivo tra docente e discente, unico antidoto per contrastare il femminicidio e la violenza di genere e in generale per la crescita armoniosa dell’individuo.

Il suo autorevole consiglio mi motiva ancora di più a sostenere il mio ddl sull’educazione emozionale depositato tempo fa e che giace in qualche cassetto della commissione cultura, purtroppo.

Il mestiere dell’insegnante è un lavoro che impegna tutta la vita e che la arricchisce ogni giorno e ci tenevo a inviare questo messaggio proprio oggi, il 5 ottobre la giornata degli insegnanti di cui la nostra Agata è certamente un fulgido esempio.

Carmelo Santangelo

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