Tarquinio Prisco, il quinto re.

Nato a Tarquinia da madre etrusca e padre Greco, si apre con Tarquinio la serie degli ultimi tre re di Roma di etnia etrusca.

La sua ascesa al potere è in parte avvolta nel mito, di certo sappiamo che nonostante di nobile stirpe e di famiglia molto ricca, viene osteggiato a Tarquinia proprio per la sua metà greca , quindi decide di trasferirsi a Roma con la moglie per tentare di accedere a cariche pubbliche in una città che si era distinta per l’ accoglienza di genti diverse all’ interno del suo tessuto sociale.

Nato Lucullo cambierà nome nel più latino Lucio Tarquinio. Arrivato a Roma con un cocchio e la moglie, appena passate le porte della città un’ aquila in volo gli strappa il cappello per poi farglielo ricadere di nuovo sul capo.

Per la moglie etrusca ed esperta nelle arti divinatorie quelli era un chiaro segno di buon auspicio .

Arrivato in città si fa subito notare, è istruito e molto ricco tant’è che ben presto il re Anco Marzio chiede di conoscerlo .

Dapprima una facoltosa amicizia, poi Tarquinio diventa precettore e protettore dei figli fino ad essere egli stesso adottato dal re fino alla sua morte, dopodiché spedisce i fratellastri in un’ altra città e il gioco è fatto, viene eletto re a furor di popolo.

Il suo regno che durerà trentotto anni sarà caratterizzato da nuove guerre e un nuovo assetto cittadino con importanti novità .

Sacche di resistenza Sabine ed Etrusche continuano i conflitti con Roma e vengono piegate senza pietà , sorte diversa toccò ai latini di cui vennero risparmiate le città che dopo la rivolta si erano arrese e avevano deciso di pagare i danni per la guerra approntata.

Cadono : Arezzo, Chiusi, Volterra, Roselle e Vetulonia. Le guerre portano alla prima riforma in campo militare e Tarquinio decide di aumentare il numero di cavalieri che ogni tribù deve in dote alla alleata più forte e cioè Roma portandole a circa seicento unità.

Aumentò anche i membri dell’ assemblea centuria portandolo a 1.800 e raddoppiò il numero dei senatori che passarono da 100 a duecento.

Fu il primo re a celebrare il trionfo su un cocchio trainato da quattro cavalli.

Le fortune in battaglia e i tesori conquistati gli consentono di fare grandi investimenti urbanistici nasce a Roma il Circo Massimo, e cominciano i lavori per la cloaca Massima e il tempio di Giove Capitolino sul colle del Campidoglio.

A livello sociale vengono istituiti i ludi Romani e grazie alla sua discendenza etrusca vengono introdotti i riti sacrificali, le divinazioni, la musica nelle manifestazioni pubbliche , la toga e i fasci littori .

Ucciso dal figlio maggiore di Anco Marzio rientrato in città per rivendicare il trono verrà buggerato dalla moglie di Tarquinio, Tanaquilla, che riuscirà a smascherare la congiura e far eleggere suo genero, Servio Tullio , il sesto re di Roma.

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