Tullo Ostilio
Alla morte di Numa Pompilio il senato decise di nominare re Tullo Ostilio, della Gens Hostilia, una delle prime cento famiglie che costituirono gli esordi della Gens romana.
Tullo era Sabino e il nonno aveva combattuto insieme al primo re. Con lui Roma riprende il suo assetto iniziale e ricomincia a combattere, e dopo il lungo regno del precedente re caratterizzato da pace e riforme , Tullo riporta Roma agli esordi, come fosse guidata da un secondo Romolo.
La prima cosa che fa però salito al trono è regalare terre a tutti i nullatenenti della città dando la possibilità a chi non l’ aveva di costruirsi una casa o coltivare terre proprie e questo lo fa da subito diventare un paladino del popolo.
Fa costruire la Curia Hostilia in prossimità del foro donandola ai senatori per le loro riunioni, fino a quel momento i comizi venivano fatti all’ aperto, poi comincia a combattere e sarà il primo re che espanderà i confini di Roma al di fuori delle mura originarie .
Mosse guerra contro Fidene Veio, ma l’ impresa citata da tutte le fonti fu la distruzione di Albalonga, città natale di Romolo e Remo. Il perpetrarsi di continue guerriglie portò il re della città a proporre a Tullo di far combattere tre campioni per ogni città , i famosi Orazi e Curiazi , tre gemelli per parte .
Due degli Orazi muoiono quasi subito ma l’ ultimo riuscirà da solo ad avere la meglio sui tre Curiazi, Roma ha vinto. Quando però Albalonga si rifiuterà di non fornire supporto militare a Roma Tullo farà uccidere il re, deporterà gli abitanti a Roma e farà distruggere la città che mai più verrà ricostruita.
Se Numa Pompilio dette a Roma i culti religiosi e il calendario, Tullo da a Roma una regola militare, nuovi cittadini e nuova terra, ricalcando le gesta del fondatore Romolo.
Una sorte analoga accomuna i due anche per quel che riguarda la morte, anche Tullo Ostilio viene colpito da un fulmine dentro la sua casa e il suo corpo scompare.
Il mito sostiene che fu fulminato dal dio Giove per la storia di Albalonga , altri che fu un incidente , fatto sta che alla morte di Tullo il senato prova a fare un passo indietro e dopo anni di guerre decidono di affidare la corona ad Anco Marcio, nipote di Numa e di questo parleremo la prossima volta , del quarto re che conclude la parabola di Romani e Sabini sul trono di Roma…