Un ulteriore dono di bellezza alla città: la porta delle farfalle è stata inaugurata.
Giorno 14 e giorno 15 c.m. ,Catania ha accolto con gioia l’ennesima regalia che Antonio Presti ha donato a Librino. La battaglia contro il grigiore e la mediocrità della nostra contemporaneità continua all’insegna del sogno e della rinascita.
50 opere monumentali e più di un chilometro di stupore e meraviglia, Catania ha accolto la chiamata alla bellezza con solerzia, gioia e partecipazione.
Anche ieri pomeriggio, dalle 16:30 in poi e nonostante il tempo incerto, l’inaugurazione dell’imponente installazione ha visto la partecipazione di bambini, cittadini ed anche di turisti incuriositi.
La filosofia di Presti e della sua Fiumara d’arte ormai è nota e che lui ami Librino in maniera viscerale è certezza acquisita.
I volti di coloro che hanno partecipato all’evento sono lo specchio di quel bruco che si è trasformato in farfalla per sorvolare su meschinità e mediocrità.
La bellezza può e dovrebbe salvare il mondo e adesso Catania ha un’arma in più perché questo succeda.
Chiunque si trovi al Viale Nitta, a Librino, vicino a quella che era ed è l’antesignana porta della bellezza, vedrà opere maestose, arricchite di senso grazie alle mattonelle decorate dai bambini che hanno partecipato al progetto, un valore aggiunto che sa di verità.
Se non sapete di cosa sto parlando, se non conoscete Librino, vi consiglio di andare a visitare il quartiere e di rimanere imbrogliati nelle maglie di una bellezza davvero potente, perché oggi con un chilometro e mezzo di arte regalata alla città, senza chiedere in cambio nulla, Librino è orgoglio e speranza. Proprio quella di cui abbiamo bisogno.