Zafferano
Originario delle Isole di Creta
In piena Epoca Minoica 1600a.c troviamo già affreschi che ne narrano la raccolta.
Citato da : Virgilio, Plinio e Ovidio e Nell’Iliade, nei Papiri Egiziani e nel Cantico dei Cantici della Bibbia.
Lo Zafferano è una delle Spezie Più Antiche come utilizzo e valore.
Simbolo da Sempre di Ricchezza e Gioia. In Oriente Regalato per Augurare Felicità, Gioia e Prosperità.
Ricordando il Colore dell’Oro, viene da sempre associato al benessere e alla Gioia.
Archestrato, Cuoco e Poeta Greco, descrive lo Zafferano cosi :“Degno delle Divinità immortali”.
I Greci Attribuivano la Nascita dello Zafferano all’amore.
KROKOS, un giovane bellissimo amante della Ninfa Smilace, la Preferita del Dio Hermes. Venne trasformando per vendetta del Dio, nel fiore dello Zafferano, detto Krokos in greco.
Da quel giorno usato come spezia afrodisiaca dallo stesso Hermes.
Apicio Il Primo Cuoco di Roma lo usava sovente, era utilizzato per Speziare il vino, rendere dorate le salse e per dare una marcia in più alle carni di Pavone.
Alessandro Magno lo usava nel riso, nel vino e nella cura del corpo in quanto edonista. Costava tantissimo fin dagli albori.
Anticamente usato come Cosmetico Da Cleopatra, Per Colorare la Pelle. Dalle classi più agiate dell’epoca, per colorare le Gote e i Capelli.
Usato in ungenti lenitivi ed olii, e anche nei bagni profumati dei nobili. Nel medioevo merce commerciale , per Uso alimentare, come Tintura e Cosmetico.
Costava cosi tanto, che all’epoca potevi barattare 500 gr di Zafferano con un buon Cavallo. Era cosi prezioso, che Veniva Adulterato a rischio dei Falsari.
A Norimberga, in pieno medioevo, chi falsificava la Spezia veniva Tumulato vivo con i prodotti Falsi o Arso Al Rogo.
Enrico VIII d’Inghilterra arrivò a Considerare la Spezia dello Zafferano unica. Ne vietò l’utilizzo, per rispetto di un miracolo della natura cosi prezioso.
Andando avanti nel tempo lo zafferano, da nome anche ad una cittadina inglese, Saffron Walden, della contea dell’Essex, prende appunto il nome dalla spezia, in quanto centro del commercio inglese di zafferano.
Commercializzato successivamente in tutto il mondo dalla Compagnia delle Indie Orientali. Esce dalla scena inglese gradualmente, con l’arrivo del tabacco, della vaniglia e del cioccolato.
Va ricordato che arrivo in Europa grazie agli Arabi. Lo Za’ Hafaran, in Arabo, Giallo, Originario dell’asia minore.
Scrive Plinio :
Le Classi Agiate Fenice lo usavano come colore di pregio, dato dal suo giallo vivo. Veniva Trasportato via mare, dal porto di Tiro, in tutto il mediterraneo già all’epoca. Ma furono i conquistatori Arabi ad importarlo ed insegnarne i segreti in Europa.
Infatti il Fiore dello Zafferano, Come dedotto da Enrico VIII d’Inghilterra è molto speciale. Considerando che è un fiore sterile, va innestato tramite Bulbo, in pratica esiste perché l’uomo nei secoli lo ha sempre selezionato, coltivato e aiutato ad esistere. Viene ancora raccolto a mano in tutto il mondo e alle prime luci dell’alba come secoli fa. Questo per rendere intatto il sapore degli Stimmi (Pistillo) che vengono colti 3 per volta. Pensate che la raccolta viene effettuata in appena 20 giorni tra fine Ottobre ed inizio Novembre. Storicamente viene raccolto a mano da Donne Specializzate (per via della minutezza delle dita) in quella che è una vera e propria arte ancestrale.
Pensate che In Italia ne Esistono Varie Qualità e coltivate in diverse Regioni. Consideriamo sempre che venne ufficializzato come coltura vera e propria nel 1200 dalla Chiesa, in piena collaborazione con la Spagna dell’Inquisizione.
Infatti lo si ritrova coltivato da Nord a Sud.In Sicilia ve ne è una qualità molto particolare e di pregio :
Lo Zafferano di Enna
Ridotta come Produzione ma di qualità Altissima. Infatti viene denominata ORO ROSSO. Tre pistilli centrali Rosso Fuoco e il restante Giallo Vivo contornato dal Petalo Viola. Per ottenere un solo Grammo di questo Zafferano servono 114 Fiori.
Queste sono solo alcune curiosità sullo Zafferano ma ve ne sono molte altre. Alcune perse nel tempo altre nei racconti dei braccianti. Quando verrà fine Ottobre chiudete gli occhi e immaginate campi tinti di Viola,Rosso e Giallo che vi inebriano di bellezza e profumo.Immaginando i campi in fiore col vento mediterraneo che trasporta il Profumo di questo fiore unico come fosse musica. La “Musica della Vita”
Marco Amadei.