Alla Farm Cultural Park di Favara, la mostra di Carlo Bevilacqua, Utopia- Dreaming the Impossible.

Foto di Marilena Giorgia Sperlinga

Utopia- Dreaming the Impossible è il titolo della mostra ed utopica è la location che l’accoglie.

La Farm Cultural Park di Favara è il luogo dove i sogni incontrano la realtà e raccontano storie, di vita e di rivoluzioni sempre in atto.

Foto di Marilena Giorgia Sperlinga

Carlo Bevilacqua, all’interno del progetto di più ampio respiro della biennale Countless Cities, alla Farm Cultural Park di Favara, ci offre una panoramica su scenari che si alimentano di energie spirituali, naturali e che rimandano ad immaginari fantastici, concreti perché realizzabili e realizzati.

Foto di luoghi all’apparenza irraggiungibili, si palesano come anfratti di un mondo sconosciuto, ma possibile.

Foto di Marilena Giorgia Sperlinga

Alla stregua del gioco posto in uno dei locali del palazzo che ospita la mostra, dove l’avventore è invitato a costruire, mattone su mattone, la propria dimensione di abitare ideale, in cui la socialità si coniuga con la cultura, a seconda della propria e personale inclinazione, così le foto ci raccontano di mondi possibili, dove l’utopia diventa τόπος , diventa localizzazione certa dei nostri desideri o forse sarebbe bello chiamarli sogni. Perché i sogni sono e devono essere realizzabili.

Foto di Marilena Giorgia Sperlinga

Dai villaggi del tutto ecosostenibili, alle comunità spirituali americane marchiate Yogaville, alla dimensione della socialità ritrovata nella semplicità di un vissuto condiviso, il ventaglio di possibilità che si apre al fruitore è talmente ampio, che rimanda ad un possibile altrimenti sempre foriero di sorprese e speranze riconquistate. Si spazia dalla comunità eco spirituale di Damanhur, al villaggio socialista di Marinaleda in Andalusia, dalla più famosa delle comunità hippie urbane, Christiania in Danimarca, alla città di stampo confucio-capitalista di Singapore.

Il viaggio che viene proposto è affascinante perché apre un orizzonte conoscitivo fatto di nuove consapevolezze ed approcci alla vita divergenti, non convenzionali o forse, in alcuni casi, solo più autentici.

Foto di Marilena Giorgia Sperlinga

La mostra è ancora fruibile e credo che possa davvero valere il viaggio, per chiunque abbia voglia di sperimentare uno spazio di riflessione che abbia un contorno ricco di sfumature e di ulteriori e possibili significati ed anche per chi è alla ricerca di un vissuto urbano, emotivo e sociale che sappia e voglia connotarsi in modo differente, con una valenza umana che faccia la differenza.

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