AUTOSTRADA CT-RG UN PROGETTO CHE CAMMINA A PASSI DI GALLINA

Dalla promessa ai fatti, l’autostrada a scorrimento veloce sembra essere ad un passo dall’inizio dei lavori, ma il tempo scorre e l’ansia aumenta nel vedere ritardare il primo colpo di piccone, l’inizio dei lavori di una arteria di grande valenza.

Il tempo intercorso a causa dell’emergenza Coronavirus che ha avuto luogo, non ci ha consentito di conoscere i dettagli del progetto e soprattutto i tempi di apertura dei cantieri per la fine dell’emergenza Covid 19.

A scendere in campo per un’azione di protesta avanti al sindaco di Catania Salvo Pogliese sono stati i sindaci dei paesi coinvolti lungo il percorso che chiedono lavori in tempi rapidi come per il Ponte Morandi.

La notizia secondo cui il Cipe ha deliberato che la superstrada Ragusa-Catania sarà realizzata con un’anticipazione finanziaria della Regione e con la procedura affidata al governatore Nello Musumeci. Un’intesa le cui basi furono gettate proprio nella riunione che si tenne al Comune di Catania, lo scorso 22 Ottobre, appena poche settimane dopo l’insediamento del viceministro Cancellieri, alla presenza dei sindaci che interessa le Province di Ragusa, Catania, Siracusa ed i Comuni di Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Licodia Eubea, Vizzini, Francofonte, Lentini e Carlentini.

Detto progetto prevede la realizzazione del collegamento autostradale Ragusa–Catania con ammodernamento a quattro corsie con sezione di categoria “B” di larghezza minima pari a 22 m, della SS. 514 e della SS.194, dallo svincolo con la SS.115 allo svincolo con la SS.114, per uno percorso di 68,6 km.

“Occorre considerare la realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa come un’opera strategica di interesse nazionale con un percorso burocratico semplificato come accaduto per il Ponte Morandi di Genova.

“Da oltre venti anni aspettiamo un’opera fondamentale per lo sviluppo della Sicilia, è impensabile che anche per le infrastrutture vi siano due Italie; una che velocizza con norme straordinarie; l’altra che aspetta i tempi infiniti della burocrazia, come nel caso del viadotto Himera sull’autostrada Catania-Palermo – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – in apertura della riunione dei sindaci dei comuni interessati, attraversati dall’opera. Peraltro - ha aggiunto Pogliese - la recentissima sentenza del consiglio di Stato ha confermato il diritto dei sindaci a prendere parte al procedimento, tanto da autorizzare l’accesso agli atti del Cipe, finora sempre negato, senza contare che la stessa Magistratura nel provvedimento definisce la Catania-Ragusa, infrastruttura di rilievo le cui ricadute economico sociali pesano sulla comunità interessata, riconoscendo in capo ai primi cittadini un interesse specifico a prendere cognizione degli sviluppi del procedimento. Il fatto che il governo, con il concorso decisivo della Regione, abbia individuato il finanziamento è un fatto positivo che non può bastare. Occorrono soluzioni politico amministrative drastiche, per non perdere altro tempo e per realizzare l’autostrada fondamentale per la Sicilia agganciandola, per esempio, al decreto sblocca cantieri, come accaduto per altre opere”.

All’incontro dei primi cittadini hanno partecipato i sindaci: Giuseppe Stefio (Carlentini); Sebastiano Gurrieri (Chiaramente Gulfi); Daniele Lentini e il vice Stefano Privitera (Francofonte); Giovanni Verga (Licodia Eubea); presente anche il presidente del consiglio comunale etneo Giuseppe Castiglione, nel palazzo Municipale, per sollecitare il governo nazionale, ad accelerare con norme straordinarie le procedure per la Ct-Rg. Erano presenti anche il professore di diritto amministrativo Antonio Barone, legale, che ha rappresentato i comuni nel giudizio al Consiglio di Stato, che ha legittimato i Comuni a pretendere di essere messi a conoscenza dell’iter che dura da troppi anni, anche al fine di realizzare una <> di cui le comunità siciliane avvertono necessità prioritaria.

Dal canto suo il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, ha ricordato che “sulla Catania-Ragusa muoiono ogni anno in media sette persone e che non si possono aspettare i tempi normali di 8/10 anni stimati, per completare la progettazione, bandire la gara e realizzare l’opera. E’ necessaria una procedura straordinaria e su questo noi sindaci siamo disposti a dare battaglia, grazie anche all’importante sentenza del Consiglio di Stato che ci riconosce la titolarità delle posizioni di interesse legittimo di cui siamo rappresentanti anche di fronte al Cipe”.

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