MAFIA, E’ LA FINE DI UN’EPOCA?
L’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro ha scatenato un terremoto che ha fatto tremare l’Italia più di quanti ne sono state nel secolo scorso, un fatto inquietante per i palazzi e dei colletti bianchi, un fatto che ha messo in allerta chi ha omesso perquisizioni, omertà diffusa, troppi silenzi sui morti di mafia. Le TV nazionali hanno dato molto spazio all’evento su cui ruotano stragi di magistrati, politici eccellenti e bande emergenti difficile da estirpare le radici. C’è un’Italia ferita nell’immagine a partire dagli anni novanta e c’è anche chi contesta per tanto rumore.
Riceviamo in redazione una lettera firmata Agata Teresa Motta, la quale si dichiara scocciata di sentire la valentia di un uomo latitante per trent’anni, autore di efferati delitti che ha fatto dimenticare di evidenziare la figura di una grande attrice italiana la Regina del cinema italiano, Gina Lollobrigida, morta a 95 anni il 16 gennaio 2023, che ha avuto una carriera da Oscar, per ultimo un premio speciale “David di Donatello per la migliore attrice protagonista”, molto ammirata e apprezzata in tutto il mondo.
Viene offuscata pure la memoria dell’eremita palermitano, Frate Biagio Conte, morto a Palermo il 12 gennaio 2023, missionario laico che ha fondato la “Missione di Speranza e carità di Palermo”; aiutava ed evangelizzava la “Sua” gente dedicando la sua vita. Eremita dal 1990, come san Francesco abbandonò la sua famiglia benestante con l’intenzione di fare il missionario in Africa; viste le condizioni estreme di povertà della propria città natale decise di aiutare i senza tetto della stazione di Palermo; oggi accoglie 200 persone nei dormitori. Nel 2003 fondò anche una missione femminile nell’ex convento di Santa Caterina. Sappiamo che a seguito di alcune vertebre schiacciate e costretto a stare per alcuni anni nella sedia a rotelle andò a Lourdes e immersosi nelle acque sante venne miracolato (nel 2014). Quattro anni dopo, con l’aiuto del comune di Castellamare del Golfo fa sorgere in contrada Guidaloca-Ciauli la “Casa del Soccorso e della Speranza” alloggio a sostegno dei bisognosi; in seguito, nello stesso comune, in contrada Inici (nel 2022) venne inaugurato un Eremo e accanto una piccola chiesa intitolata alla Santissima Trinità.
“Frate Biagio Conte: Questo generoso missionario di carità e amico dei poveri” lo definisce Papa Francesco; questo silenzioso eremita “testimone coinvolgente ed eroico a difesa della dignità umana” in egual misura lo ricorda lo stesso nostro Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella; Eremita dal 1990 ad oggi, cioè per circa 30 anni, ha lasciato questi meravigliosi traguardi della sua vita!.
Il paradosso è che, ricercato dopo 30 anni di latitanza firmando stragi e dolore ovunque, si parla incessantemente solo di lui, uno strano essere che è stato appena messo in carcere: matteo messina denaro, che ora, racconterà le sue verità?
Secondo me non si può definire “persona umana” chi ha ucciso un bambino e disciolto nell’acido e una donna incinta; chi ha provocato la strage di due personalità più importanti e prestigiosi nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale: il Magistrato Giovanni Falcone, della moglie e della scorta e il Magistrato Paolo Borsellino con i suoi uomini; e chi si vanta di avere ucciso tante persone “da poter riempire un cimitero”. Non spetta a noi giudicarlo, sarà la giustizia umana e quella Divina, dovrà dare conto a Dio! A mio parere è un satana che vuole distruggere l’immagine della nostra amata Sicilia!
Io ho un’immagine diversa, sottolinea la prof.ssa Motta, sui territori che circondano la Sicilia e in particolare la parte occidentale della nostra meravigliosa Isola e precisamente Castelvetrano e dintorni, intessuti di moltissime notizie storiche per chi vuole svegliare il turismo in queste zone; basti guardare le lapidi affisse nei muri della città!
A seguito delle mie ricerche sul grande imperatore Federico II di Svevia – che ha costruito più di 250 castelli in tutta Italia e solo 55 in Sicilia- ho avuto il piacere di conoscere (nel 2008) un architetto di Castelvetrano Giuseppe Salluzzo che mi ha confermato quello che avevo letto su alcuni storici tra i quali Amari e Maurici. Questo palazzo Pignatelli è anch’esso annoverato nel 1239 nell’elenco dei castra exempta di Federico II di Svevia da lui scritto nella masseria di Agnone bagni (Siracusa) accanto ad un porto enorme dove partiva su grandi navi il grano della nostra Sicilia per inviarlo in Africa, il pasto per il popolo dei paesi orientali.
Così ho saputo che quattro anni prima (nel 2004) l’Architetto Giuseppe Salluzzo assieme ad altri due colleghi trapanesi: Architetti Pasquale Calamia e Mariano La Barbera, effettuarono approfonditi studi, giungendo a importanti conclusioni. Così scrissero un libro intitolato Bellumvider, la reggia di Federico II di Svevia a Castelvetrano diCalamia P., La Barbera M., Salluzzo G. Ed. Grafill- Palermo . “…A distanza di molti anni, il Castello Bellumvider porta con sé un carico di fascino e mistero… Molto probabilmente sorse come dimora di caccia dell’imperatore… Ancora oggi dal Palazzo Ducale emerge un prisma di forma ottagonale, interamente inglobato nelle fabbriche…”.
Grazie a queste accurate ricerche arricchii e pubblicai subito il mio libro “In viaggio con Federico II di Svevia, vita, opere e testimonianze inedite” di queste nuove notizie sul palazzo ducale (adesso privato) che occupa un’intera pagina (pag. 147).
Questa mia opera, oggi in quarta edizione, ha ricevuto molti premi, menzioni speciali, attestati, trofei e gagliardetti tra cui un premio Nazionale (2017) e Internazionale, quest’ultimo ricevuto nel 2016!
A seguito del tam tam di miei continui successi in tutti i castelli della Sicilia, tra cui a Menfi e ad Alcamo, la Presidente e le Socie dell’Associazione F.I.D.A.P.A B.P.W. mi invitarono a presentare il mio libro proprio a Castelvetrano, nello splendido Circolo della Gioventù!
Accoglienza indimenticabile, intessuta di rispetto, delicatezze, armonia e socievolezza; oggi, ringraziandola ancora, rileggo con emozione la targa ricordo ricevuta in regalo dalla Presidente della Sezione di Castelvetrano di quel Biennio: Maria Campagna.
Sono queste le pagine da leggere, conclude la Prof,ssa Agata Teresa Motta, non certo le notizie di questi giorni, scenari di guerre per i poteri al comando delle cosche mafiose che aprono ferite profonde che ancora sanguinano.
Carmelo Santangelo