ACITREZZA, CONNUBIO TRA MARE, BARCHE E MAESTRI D’ASCIA IN UN LIBRO DI CLEMENTE CIPRESSO

Al lungomare dei Ciclopi, dove ancora resiste un lembo di terreno, lo storico cantiere navale RODOLICO, un piccolo spazio addetto alla costruzione e riparazione delle barche in legno, un luogo riservato anche e soprattutto alle conferenze, a buon dire della storia de I MALAVOGLIA o dei racconti di storia vissuta dai pescatori Trizzoti.

La sera di sabato scorso, col patrocinio del Comune di Acicastello si è aperta al pubblico una conferenza organizzata dal CentroStudiAcitrezza per la presentazione del libro “Ultimi Maestri D’Ascia di Acitrezza” di Clemente Cipresso  edizione Transeuropa, ma soprattutto per raccontare le varia vicende per non farlo chiudere, le battaglie senza fine, sostenute da influenti lavoratori del mare, custodi del patrimonio storico, etico e culturale del territorio e per conservare integro ed originale (No cementificazioni) il luogo e le sue radici millenarie del Cantiere Rodolico che costruiva barche con legno pregiato adatti alla pesca locale, e non solo, da maestri d’Ascia che si sono succeduti nel tempo.

I saluti del Sindaco di Acicastello Carmelo Scandurra, di spalla alcuni componenti la sua Amministrazione, “questo luogo testimonia le antiche attività marinare di Acitrezza, è nostro impegno sorvegliare e custodire culture e tradizioni del nostro territorio – ha precisato – ha ascoltato con estrema attenzione tutte le testimonianze dei MAESTRI d’Ascia  che la conduttrice Barbara D’Amico ha fatto parlare, tra cui, lo zio Turi Rodolico 86 anni chenha raccontato, orgoglioso, di aver costruito barche in legno da 40 cm a quelle più impegnative di 40 metri (pescherecci) durante la sua lunga carriera.

Il CSA (Centro studi di Acitrezza) Presidente Antonio Castorina, Custodi del patrimonio storico culturale del territorio, meritevole di aver fatto di tutto per tenere in vita il cantiere Salvatore RODOLICO e farlo inserire nel “libro dei Tesori Umani Viventi” del registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, un grande lavoro fondamentale, è stato raccontato, quando alcuni decenni fa i luoghi facevano gola ad organizzazioni di gente che guardavano tutt’altro che valorizzare il territorio, ma soltanto a trarne vantaggio economico. Ecco il merito ed i ringraziamenti ai pionieri della difesa del territori di Acitrezza.

Un prestigioso premio è stato consegnato “Premio Don Salvatore De Maria” all’Artista Dino Finocchiaro, per l’impegno profuso nella tutela e valorizzazione dell’area dei basalti colonnari di Acitrezza.

Il gruppo orchestrale KLOSTES hanno allietato la serata con i loro canti dialettali ed un brano dedicato a zio Turi Rodolico. Gli applausi scroscianti sono state anche all’indirizzo della poetessa Giuseppina Macaluso che ha recitato due poesie a tema sui lavoratori del mare, seguita dai suoni del Brogna di Giovanni Grasso e Sebastiano D’Ambra.

La conduttrice Barbara D’Amico, chiude con l’auspicio che gli incassi di questo libro devoluti, come promesso dall’Autore, al Cantiere RODOLICO serviranno alla salvaguardia ed ammodernamento dei luoghi, che sia un punto di riferimento per le attività marinare con l’aiuto dell’Amministrazione locale e Regionale.

Carmelo Santangelo

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