AUTOTRASPORTO IN CRISI SUL PIEDE DI GUERRA
La Presidente della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, Avv. Tania Andreoli, che abbiamo sentito in merito ci comunica.
“Quanto accaduto due notti fa all’Ortomercato di Brescia e che si ripete da
mesi”, afferma Tania Andreoli, Presidente della L.A.A.I.S., “ha davvero
dell’assurdo, se si pensa che un nostro autista è stato invitato ad effettuare
operazioni di facchinaggio, pur non essendo abilitato, e contrariamentea quanto
prevede la normativa europea ed il Contratto Collettivo Logistica, Trasporto
merci e Spedizione vigenti, a quanto pare, solo sulla carta”.
La crisi del comparto agroalimentare nazionale, sempre più sotto attacco da
parte della globalizzazione imperante, sta innescando dinamiche che stanno
seriamente compromettendo la sicurezza e la DIGNITA’ degli operatori
dell’autotrasporto, ivi compresi i titolari unici di piccole
medie imprese.
“Ci domandiamo come si possa parlare teoricamente di sicurezza sul lavoro e
di miglioramento delle condizioni di lavoro”, prosegue il Vice Presidente della
Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, Giuseppe Neri, “quando
abbiamo siti di ortomercato, come appunto quello di Brescia, in cui dovrebbero
essere presenti banchine di scarico, come peraltro confermato dalla cooperativa
vincitrice ed assegnataria della gara europea, la Sarda Servizi. Siamo a fianco
di Sarda Servizi e di tutti coloro che vorranno finalmente comprendere,
piuttosto che mantenere il focus su intelligenza artificiale o quant’altro, che
sul camion ci sono persone, esseri umani che sempre più spesso in Italia non
sono valorizzati e per i quali il Pacchetto Mobilità della Commissione
Trasporti Europea sembra divenuto un optional.”, conclude il Vice Presidente
della L.A.A.I.S., Giuseppe Neri.
“Ormai è giunto il momento di lasciare la libera interpretazione normativa ai
tribunali, non alla vita reale”, insiste la presidente Andreoli, “dato che si
millanta di presunti divieti che gli interlocutori logistici applicherebbero
addirittura ai facchini, in teoria gli unici operatori abilitati alla
movimentazione delle merci e alle operazioni di carico e scarico ma che, al
fine di ottimizzare sempre di più i costi, non vengono impegnati per suddette
mansioni e, non avendo spesso l’adeguata formazione, tengono addirittura
comportamenti poco rispettosi nei confronti di autisti ed autotrasportatori che
percorrono l’intera penisola per assicurare a regioni non fornite di
determinati prodotti e prelibatezze del nostro Mediterraneo, di poterne
disporre 365 giorni all’anno!”
La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani ha già sottoposto la
questione al Comune di Brescia il quale, essendo Ente partecipato della cordata,
dovrebbe almeno avere replicato anche alle numerose istanze di Sarda Servizi,
che ha minacciato in più di un’occasione l’interruzione dei servizi.
Non spetta, inoltre, agli autisti, assumersi la responsabilità di colli
mancanti, esclusivamente perché si devono “accontentare” commercianti sempre
più in difficoltà economica!
In definitiva possiamo non commentare il movimento merci che in Europa, tre quarti del trasporto merci terrestre viaggia su strada (76,4%) e meno di un quinto (17,4%) su ferrovia; la quota restante (6,2%) si muove attraverso vie d’acqua interne. In Italia, quest’ultima modalità non è utilizzata, e lo split modale è ancora più sbilanciato a favore del trasporto stradale: 85,5%.
Carmelo Santangelo