comunicato stampa – Progetto Libera l’Italia

Progetto Libera l’Italia, lancia la sua sfida partendo dai territori con la lista Catania più Attiva” che si prepara al ritorno al voto di primo livello per l’elezione diretta del Presidente della Provincia di Catania, sostenuta dal suo fondatore Santo Musumeci, da Gianfranco Di Bartolo Presidente di PIF e altre associazioni del terzo settore e da tanti attivisti che in questi 3 anni hanno difeso le libertà individuali garantite dalla Costituzione dal pericolo interno della dittatura sanitaria e che si pongono in maniera critica rispetto all’Unione Europea e chiedono il ritorno alla Sovranità politica e monetaria.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato ripreso da un post di Santo Musumeci segretario regionale Progetto Libera l’Italia

“Chi ha tempo non perda tempo” come recita un noto proverbio e allora subito al lavoro, per una proposta politica che va dalla proposta locale, alla proposta regionale e alla proposta nazionale.

Dopo le elezioni del Consiglio comunale di Catania del mese di maggio, sembra che dopo 11 anni si debba ritornare alla elezione diretta del Presidente della Provincia verso il mese di ottobre e vedrà coinvolti gli elettori di tutti i 58 comuni che sono oltre 1 milione.

Avendo fatto tesoro degli errori diretti e indiretti commessi durante le elezioni comunali crediamo che sia necessario unire tutte le forze alternative alla destra, che a Catania ha raggiunto percentuali del 67% nonostante nonostante i risultati molto deludenti dei 5 anni precedenti, basta pensare alla cattiva gestione dei rifiuti, alla mancanza di sicurezza e agli spari in diversi quartieri sempre più frequenti e al triste primato in fatto di abbandono scolastico, e da una sinistra anemica, che ha stabilito il record negativo nella storia del Pd sotto il 10% e di un M5S, che non può contare solo sulla buona attività amministrativa dei 2 consiglieri presenti al comune(opposizione troppo debole)

Ci vuole una nuova visione politica e soprattutto un rinnovamento della classe politica lontana da Palermo, Roma e Bruxelles che non sia più china con il piattino in mano.

Ma c’è bisogno soprattutto di riconquistare la fiducia di un elettorato che reagisce allontanandosi dalla politica attiva, sfogandosi sui social e rimanendo a casa durante i giorni delle elezioni, ad esempio a giugno ci saranno le elezioni per il rinnovo della Commissione europea l’ultima volta nella circoscrizione Sicilia e Sardegna andarono a votare il 36% , questa volta
si rischia di rimanere sotto la percentuale del 30% numeri che metterebbero in discussione la legittimità politica di queste elezioni.

Allora la domanda nasce spontanea: che fare?

Come nella vita reale c’è sempre una seconda possibilità, una via di uscita un nuovo tentativo, noi abbiamo individuato un percorso confederale al momento sono 5 associazioni e un programma aperto in funzione dei bisogni del territorio e delle circoscrizioni in cui sarà diviso il territorio, che si possa sviluppare nei prossimi mesi e che ci permetta di essere competitivi per il primo vero appuntamento elettorale in cui ci presenteremo che sono le elezioni provinciali sotto il logo di Catania Più Attiva.

Se ci vuoi dare una mano come singolo o come associazione, comitato civico, saremo ben lieti di accoglierti nel nostro gruppo dove rispetto, meritocrazia e trasparenza saranno le parole d’ordine

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