EXPO ART KATANE – COLLETTIVA D’ARTE CONTEMPORANEA A CATANIA

L’evento artistico-culturale “Expo Art Katane”, promosso dalla Città Metropolitana di Catania ed organizzato dall’associazione “Pop Katane”, è una mostra collettiva d’arte contemporanea che si terrà dal 2 al 9 agosto 2020, dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:00, all’interno del Chiostro dei Minoriti, nel cuore del centro storico della città barocca. 

L’esposizione ha come obiettivo il rilancio dell’arte contemporanea, la messa in rilievo e la visibilità delle opere pittoriche di vari artisti provenienti da tutta la Sicilia. 

Le tele in esposizione, stilisticamente variegate ed eseguite con diverse tecniche pittoriche, affrontano molteplici tematiche. Vi si trovano, infatti, soggetti di genere figurativo, astratto e paesaggistico. 

Tra i numerosi lavori esposti e le varie tematiche in essi trattate, trovano posto anche opere che affrontano lo scottante ed attuale tema della pandemia causata dal virus “Covid 19” che attanaglia ed affligge il nostro paese, nonché l’intera comunità umana, dal febbraio 2020 fino ad oggi. 

In particolare, trattasi di due dipinti, realizzati mediante la tecnica “pastelli ad olio su tela”, dove è evidente lo sforzo della giovane artista catanese Chiara Coniglione nel cercare di delineare e fissare sulla tela i momenti più toccanti di una tragica situazione storica senza precedenti, che l’intera umanità sta ancora vivendo con particolare ansia ed angosciosa incertezza del futuro, cercando di cristallizzare la tragicità di alcuni momenti di grande tensione emotiva e la sofferenza umana di chi ha vissuto in prima persona la solitudine e l’isolamento imposti dai protocolli ospedalieri.  

Chi si trova a guardare le opere si sente partecipe al dolore e alla sofferenza provate da chi combatte una grave malattia, sconosciuta e spesso incurabile, chiuso in una stanza d’ospedale o in una sala di rianimazione ad affrontare l’immane “mostro” lontano dai propri affetti e nell’incombente tragedia del non rivedere mai più i propri cari. 

Più precisamente, nell’opera intitolata “Marzo 2020” trasuda tutta l’inquietudine ed il turbamento di una giovane donna ammalata di “corona virus”. La paziente è stesa su un lettino d’ospedale, intubata, con il volto pallido e sofferente ed il corpo proteso in avanti, come in preda ad una sorta di spasmo di dolore fisico e di afflizione morale. 

Per rimarcare e dare vigore a tali sentimenti, l’artista utilizza una scala cromatica fredda, ponendo i tre soggetti del dipinto in un ambiente asettico, vuoto e quasi irreale, riprodotto e raffigurato con pareti bianche rigorosamente vuote, dove non esiste spazio per la vita e la speranza, ma sussiste la totale disperazione, la solitudine più assoluta e l’impossibilità di un contatto umano, se non esclusivamente tramite eloquenti sguardi tra medico o infermiere e paziente. 

Invece nell’opera “Covid 19” l’artista rappresenta l’abbraccio tra due infermieri, soddisfatti di aver raggiunto l’obiettivo per il quale profondono le loro prestazioni, ovvero la salvezza di una vita umana. Il quado simboleggia un andare incontro alla rinascita ed al rinnovamento, nonché una luce che trova uno spiraglio nelle fredde tenebre dell’angustia che la malattia ha comportato ed il conseguente abbattimento di ogni barriera che ci allontana dalla libertà, mediante il superamento della paura del contagio, a difesa della vita umana. I due soggetti rappresentati si guardano intensamente negli occhi ed il loro sguardo è carico di energia positiva e di forza salvifica per l’aver contribuito alla guarigione del paziente oggetto delle loro cure.  

In conclusione, queste due toccanti opere intendono rappresentare le due fasi cruciali della pandemia. La prima fase caratterizzata da scoramento, sofferenza e solitudine, mentre la seconda fase tende a trasmette al fruitore dell’opera un senso di gioia e di speranza per il superamento del periodo più buio della pandemia. Pertanto, troviamo afflizione e attesa fatta di aspettative di rinnovamento rappresentate da colori freddi e distaccati misti alla dolcezza di una stretta piena di gioia e di speranza a favore della continuazione della vita. 

Chiara Coniglione 

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