INTERVISTATO ALESSIO POIDOMANI SEGRETARIO PROVINCIALE USIP

In questi ultimi giorni si assiste a un’escalation di violenza nei centri cittadini, non ultimo l’episodio avuto luogo a Roma termini, che mette in luce ancora una volta le difficoltà che le donne e gli uomini della Polizia di Stato incontrano nelle situazioni “border line” (con soggetti armati che manifestano alterazioni di natura psichica) in cui gli operatori purtroppo ne fanno responsabilità penale.  A questo si arriva poiché ci sono ancora troppo criticità irrisolte rispetto a questioni fondamentali. In primo luogo necessita ridurre le occasioni di contatto tra gli operatori ed i soggetti in violenti, perché solo in questo modo si può tutelare al meglio la vita della lavoratrici e dei lavoratori di Polizia, e il Taser, di certo, rappresenta lo strumento più idoneo allo scopo.

In secondo luogo di fondamentale importanza sono i protocolli operativi specifici a tutela degli operatori stessi (le c.d.” regole d’ingaggio”) che andrebbero totalmente rivisti ed aggiornati, il tutto garantito da una reale a totale tutela da parte dell’amministrazione, all’uopo vanno riportate le parole del Segretario Generale Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Poliziotti, unico sindacato di riferimento valoriale della Confederazione UIL all’interno della Polizia di Stato, Vittorio Costantini: “ E’ fondamentale andare verso una legge che garantisca, attraverso il  gratuito patrocinio, la serenità dei colleghi per i fatti occorsi in “ servizio”.

 Solo a queste condizioni si potrebbe chiedere ad un poliziotto, che guadagna 1.300 euro al mese di assumere, in pochi istanti, decisioni che pesano come macigni e che nessuno al   mondo assumerebbe al suo posto. Ad oggi i poliziotti non solo lo fanno, ma poi subiscono recriminazioni e ritorsioni di ogni genere

GINO FAZZIO

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