OLIO, BUONA ANNATA NELL’AREA ETNEA

Finita la stagione della raccolta delle olive anno 2023 si possono fare i bilanci sulle produzioni olearie. In questi giorni delle passate festività di fine anno abbiamo dato vita alla nostra indagine. Abbiamo sentito i piccoli proprietari di uliveti, e, a dir il vero, nessuno di loro si è lamentato abbastanza, hanno ammesso semplicemente il caro prezzo dei fertilizzanti e delle manovalanza, in conseguenza di ciò hanno fatto lievitare il prezzo dell’olio in frantoio. Tenuto conto che la buona annata del 2023 è compensativa con l’anno precedente 2022, raccolto zero, con l’aggravio delle spese di trattamenti, potatura, aratura del terreno ecc. senza guadagnare nulla.

Dalle nostre indagine che infine risulta (Annata ricca Massaru Cuntentu) carica delle olive si è verificata nelle zone etnee, ma non nelle zone di pianura della provincia di Catania, non si tratta di malattie come, per esempio la “Xilella” ma di venti stagionali localizzati avversi in periodi di fioritura (Marzo-aprile).

Fatta questa premessa, parliamo della qualità dell’olio, la sua genuinità dipende dalla molitura, la differenza tra il vecchio ed il moderno meccanismo cambia la resa ma non la qualità. Quest’ultimo (il moderno) a totale vantaggio del proprietario del frantoio perché, ci dice il Sig. Consoli, uno dei fratelli eredi del pioniere della modernizzazione olearia di Adrano, la prima fase della lavorazione utilizza la sansa vergine d’oliva ad integrazione dei mangimi zootecnici, ai fini del miglioramento dello status metabolico-nutrizionale degli animali e della qualità dei prodotti finali, sia dal punto di vista nutrizionale che fornendo la possibilità di avviare specifici sistemi di certificazione, tracciabilità di prodotti zootecnici innovativi.

Nello specifico è detto che nella prima parte dell’azione, dalla polpa delle olive dopo la centrifuga si ottiene alimento zootecnico, il quale migliora lo stato di salute dell’animale, nonché la qualità del latte e della carne. Fonte: Università di Messina.

Fase due. Dall’acqua di olive si ottiene polifenoli dell’ulivo idrossitirosolo che dà benefici anti infiammatori, anti ossidanti, anti radicali. Campo d’impiego: Farmaceutico e cosmetico. Dal nocciolo di olive infine si ottiene combustibile ecologico. Benefici: Biomasse vegetale per la produzione di energia rinnovabile. Fonte: Università di Catania.

Carmelo Santangelo     

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