PESCASSEROLI: LA CAMOSCIARA E LA CASA DI BENEDETTO CROCE

(di Franco Pasquale) 

Palazzo Sipari

Pescasseroli, in provincia de L’Aquila, è uno dei centri più noti e apprezzati della montagna abruzzese.

Il comune, in cui risiedono poco più di duemila abitanti, è’ sede del Parco Nazionale d’Abruzzo, istituito ormai quasi cento anni fa, ed è, insieme al Parco del Gran Paradiso, uno dei parchi nazionali italiani di più antica costituzione.

Ubicata in una cornice naturale di bellezza incomparabile, Pescasseroli, è una località di forte attrattiva turistica sia nella stagione estiva che in quella invernale.

La cascata delle Ninfee, quella delle Tre Cannelle e la riserva naturale della Camosciara rendono l’area unica in tutto l’appennino centrale, tanto che la Camosciara viene definita anche come “ le Dolomiti d’Abruzzo”.

Raggiungibile anche da altri comuni vicini a Pescasseroli (Opi, Civitella Alfedena) fu anche riserva di caccia di Casa Savoia e deve il suo nome alla presenza numerosa del camoscio d’Abruzzo che si differenzia dal camoscio alpino per specifiche caratteristiche, come ad esempio, la colorazione del manto e la lunghezza e forma delle corna.

Ma su queste montagne vivono, protetti, anche l’orso bruno marsicano, il capriolo, il cervo, il lupo appennico e l’aquila reale.

Ma Pescasseroli non è solo ambiente e natura.

Pescasseroli è anche cultura anche perché è il paese nativo del filosofo Benedetto Croce che proprio nel comune abruzzese nacque il 25 febbraio del 1866.

Luisa Sipari, la madre era originaria proprio di Pescasseroli, mentre la famiglia del padre, Pasquale Croce, proveniva da un altro comune abruzzese, Montenerodomo, in provincia di Chieti, entrambi deceduti nel terromoto di Casamicciola nel 1983, quando Benedetto aveva soltanto 17 anni. Anch’egli, rimasto per ore sepolto sotto le macerie, sovravvisse miracolosamente, non senza aver riportato gravi traumi e ferite.

La madre aveva voluto che nascesse a Pescasseroli, nel nobile palazzo di famiglia, appunto il Palazzo Sipari, ridificato dopo un incendio dal nonno di Benedetto Croce, Erminio Sipari, deputato del Regno d’Italia, e fondatore del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Abitata dai Sipari fino al 2006, oggi la dimora è stata trasformata in un casa museo di proprietà della Fondazione Erminio e Zel Sipari Onlus che l’ha resa sede di eventi culturali privati e pubblici, mostre e presentazioni di libri.

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