Prendi i soldi e scappa..!

Flying 100 American dollars banknotes, isolated on white background

Il turbocapitalismo non ha mai avuto simpatia per chi chiede soldi allo Stato. I soldi bisogna guadagnarseli sul mercato, dicono i turbocapitalisti.Semmai I soldi dello Stato devono servire allo sviluppo delle imprese, cioè devono andare a loro stessi, che li impiegheranno proficuamente per il benessere sociale.E lo Stato non li ha delusi. Svariate multinazionali per esempio, tra cui di recente la Whirpool a Napoli, hanno beneficiato di ricchi incentivi fiscali per insediarsi sul territorio nazionale, con l’obiettivo di creare occupazione e sviluppo.Questo obiettivo andava di pari passo con quello delle multinazionali di sviluppare se’ stesse, magari facendo concorrenza sleale alle altre imprese del settore.Gli aiuti governativi hanno anche accresciuto gli appetiti di questi “benefattori”, oltre che le loro possibilità di sostenere gli investimenti necessari a trasferire “baracca e burattini” in siti ancora più favorevoli, in gran parte per il loro basso costo del lavoro.Così, in definitiva, lo Stato ha aiutato le multinazionali a delocalizzarsi, cioè con i soldi degli italiani ha supportato l’economia di altre nazioni, oltre che, naturalmente,  i profitti delle imprese beneficiate.Ora qualcuno propone che le multinazionali che se ne vanno in approdi migliori debbano restituire gli incentivi ottenuti. Ma una delle regole, non scritte, del turbocapitalismo assicura che “chi ha avuto ha avuto….e chi ha dato ha dato”. E un’altra regola garantisce che “le chiacchiere stanno a zero”.Viene in mente una vecchia canzone di Antoine: “allora dai…le cose giuste tu le sai…dimmi perché tu non le fai…”

RispondiInoltra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *