U FUNNUCU DA ZA LISA (Il fondaco della zia Lisa)

La parola è una espressione che avevo sentito dire quando ero piccolo e che si usava forse fin quando il trasporto merci avveniva con i carretti trainati da animali, cessò di esistere all’inizio del secolo scorso quando il carretto fu sostituito dal trasporto su gomme. Questa parola l’ho risentita giorni fa durante la pausa di pranzo dopo aver finito di vendemmiare nel vigneto del caro amico Nunzio Spitalieri in territorio di Pedara. 

Domenica scorsa il 26 settembre, gli invitati, come sa fare lui ogni anno, Nunzio Spitalieri, all’orario stabilito, parenti, amici, fighiozzi e cumpari, (circa 30 persone) cuteddi affila da una mano e cufini dall’altra, pareva che stavamo andando in guerra, in poco tempo tutto il raccolto era già nel mucchio pronto per essere torchiato. Non vi dico gli scatti, ognuno ha voluto portare a casa il ricordo di una giornata di festa: la vendemmia. Finito il pranzo (arrusti e mangia) ed il bicchierotto di colore rosso scuro  prodotto in loco l’anno prima offerto dalla ditta (Padrone di casa). Durante gli spazi ognuno raccontava una storiella, e qui viene il bello: chi parlava l’italiano, chi il siciliano, chi l’arabo e chi lo spagnolo, risate con le lacrime anche senza motivazione, semplicemente per una battuta.

Tra di noi c’era Vera Fuselli, una cantante folk della TV che dopo aver montato le sue apparecchiature ci ha allietati con le canzoni del suo repertorio: N’ammore vero, Ciuri-ciuri, Vitti na crozza, ecc; Saro Napoli, detto “U Puparu” personaggio elegante e raffinato nel modo di fare e nel mondo dello spettacolo, sempre pronto per i racconti del suo mestiere; C’è anche Patrizia, Amica di Vera Fuselli, bravissima nel Karaoche, docile nel carattere, un’amicona; Angelo Mauro, cantante, una voce da brividi, ha commosso tutti con  la sua “Ave Maria; Salvo Mangano, attore, dopo aver esaltato l’immagine del grande Nino Martoglio, ha recitato a memoria “Orlando e Rinaldo” (Rivali in amore per Angelica) mezz’ora di recitazione come se fosse in una tribuna di teatro.

Vorrei riportare un vecchio detto siciliano: “A tempu di vinnignari, parenti, amici, fighiozzi e cumpari – A tempu di zappare né fighiozzi e ne cumpari”

Questo è Nunzio Spitalieri, un uomo che impersona l’amore per la moglie Luisa e la figlia Maria Grazia (che ringrazio) in una cornice di parenti e amici, quelli veri, che rappresenta testimonianza in assoluto affetto magico, quando apre il suo cuore come “U funnucu da Za Lisa” alla società che vive nel quotidiano, capace di commuovere e trasmettere emozioni, si identifica personaggio di alto livello. Una bellissima giornata, tutti a “Vinnignari” diversa dalle solite, difficile da dimenticare, grazie Nunzio.

Carmelo Santangelo

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