CATANIA, LA GUERRA E L’ANIMA NEI BOMBARDAMENTI DEL 15 APRILE 1943

78 anni fa, il 15 aprile del 1943, la città di Catania si trovò a contare i morti a causa dei massicci bombardamenti da parte degli Alleati, fu il primo, ma uno dei momenti più difficili del periodo bellico, il primo di tre giorni consecutivi coinvolgendo ancor più la città etnea della seconda guerra mondiale

Catania, si legge nei libri di storia, è stata indicata come una città base durante lo Sbarco in Sicilia, che ha permesso l’avanzata delle truppe Alleate nel territorio italiano. Ecco dunque, nei ricordi di alcuni superstiti, l’immagine degli eventi nel quale la città etnea è stata semi distrutta nel preludio dello sbarco in Sicilia.

Il secondo conflitto mondiale è di certo quello che ha portato più sofferenza nel mondo, a confronto col primo del 15-18, sei anni di guerra in totale, che hanno visto uomini perdere la vita e intere popolazioni schiacciati dalla dittatura fascista, miseria, lutti, saccheggi, case demolite e sofferenze varie.   

La storia racconta gli eventi bellici del 15 Aprile, preludio dell’attacco finale (Operazione Huschy)

Sebbene a tutti sia noto lo Sbarco in Sicilia avvenuto il 10 luglio del 1943, non molti sono a conoscenza dei fatti che precedettero lo sbarco degli alleati nella nostra isola: la Sicilia. Proprio Catania era già stata coinvolta nel 1940 da un bombardamento avvenuto nel mese di luglio, il quale aveva causato quasi una ventina di vittime. Inoltre, tra il 1941 e il 1942, (testimonia il quadro dello Ecce Homo posto sotto  l’arco della porta Uzeta colpito da una scheggia in fronte e la Vara di Sant’Agata) l’aeroporto e il centro urbano etneo in particolare furono obiettivo di bombardamenti da parte delle forze inglesi, nel corso della battaglia di Malta e della guerra in Africa condotta gloriosamente dal Generale inglese Montgomery.

Tuttavia, con l’arrivo delle forze alleate del 1943 nel corso della Conferenza di Casablanca, iniziarono a pensare l’ipotesi di aprire un altro fronte in Europa. Infatti, già ad inizio di quell’anno si svilupparono alcune ipotesi e venne pianificato l’attacco che avrebbe poi visto l’invasione Anglo-Americano verso l’Italia, sottraendola alle truppe italo-tedesche

Quello del fronte italiano fu un’idea proposta da Churchill, e la Sicilia fu scelta come luogo di approdo degli Alleati.  A questo punto la Storia si ricollega ad eventi certamente noti ai storici: era il 10 luglio 1943 quando le forze anglo-americane attuarono il loro piano, dando luogo allo storico Sbarco in Sicilia.

Catania sotto attacco

Nonostante lo sbarco avvenne nel luglio del 1943, Catania fu coinvolta ben prima e in maniera consistente dagli attacchi degli Alleati allo scopo di aprire le vie di accesso nel territorio etneo. Infatti, già tre anni prima i bombardieri inglesi sorvolavano la città etnea, non risparmiandole attacchi anche consistenti. Tuttavia, nel ’43 gli aerei americani sceglievano i loro bersagli sul territorio etneo, e non si dovette aspettare molto tempo prima che le perlustrazioni si trasformassero in vere incursioni aeree.

Era il 15 aprile 1943 quando Catania fu bombardata, per la prima volta da parte degli americani. Ventiquattrore dopo, l’attacco alla città da parte degli Alleati fu decisamente più massiccio: agli 11 morti del 15 aprile, quel giorno se ne aggiunsero altri 146, dopo un raid sul centro storico. Purtroppo il bombardamento non ebbe fine in quel momento. Catania venne nuovamente bombardata più volte dalle forze anglo-americane dal 15 al 18 aprile 1943, allo scopo di indebolire i soldati italo-tedeschi.

E la città etnea non fu l’unica coinvolta in queste incursioni primaverili: anche Palermo, Siracusa, Messina e Napoli furono infatti bersaglio dei bombardamenti, scelte proprio in quanto città chiave per l’Italia meridionale. Le vittime furono numerose, e da quel momento iniziarono anche gli spostamenti della popolazione verso le aree rurali, in modo da salvare la propria vita fuggendo dalle zone urbane, maggiormente esposte agli attacchi aerei.

Carmelo Santangelo

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