FABIO FATUZZO ULTIMO DEI COMMISSARI UNICI PER LA DEPURAZIONE DEI REFLUI DEL MARE E DELLE ACQUE INTERNE

FABIO FATUZZO

Apprendiamo con piacere la notizia di qualche giorno fa della nomina da parte del Governo centrale, al politico Fabio Fatuzzo, commissario unico per la depurazione delle acque reflui.

Le acque reflue non in regola costano care all’Italia: i numeri in Euro dovuti per inadempienza alla depurazione sono alti, e ogni anno se ne aggiungono altri, sono quattro le procedure d’infrazione comunitarie attive, di cui due già sfociate in condanna, assegnate dalla Corte di Giustizia dell’Ue per i ritardi alla Direttiva Europea sulle acque reflue, “il ritardo nel portare a termine i lavori necessari ed a uscirne, con costi stimati in ulteriori 500 milioni di euro per il periodo di non conformità 2018-2024. Cifra stimata non dissimile dalla quota di finanziamenti introdotta con il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che ammonta a 600 milioni di euro (2021-2026) per rendere più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nel mare e nelle acque interne”.

Il Governo Centrale corre ai ripari e nomina, già nel 2020, un Commissario unico l’Ing. Enrico Rolle per avviare i progetti per i non in regola per la depurazione degli agglomerati sotto infrazione o commissariati dalla Comunità Europea. L’Ing. Rolle fa partire la sua opera per la progettazione di  importanti collettori da realizzare a partire da Catania e si fa vanto per aver sbloccato i finanziamenti per la realizzazione di fognature e depuratore di Catania, bloccati a Palermo da circa 20 lunghi anni perché destinate ad altri progetti. Si tratta della realizzazione, secondo il progetto firmato da Salvo Pogliese, dell’intera rete che sarà collegata a due grandi collettori. Il primo, unico collettore che alimenta il depuratore di Pantano d’Arci, il così detto, (attuale) “lo chiamano vecchio Allacciante” che trasporta acque reflui e piovane e serve il centro storico di Catania. Il quale si raccorderà con il costruendo collettore che servirà l’area marina protetta dei Ciclopi

Un secondo collettore di vaste proporzione, (lo chiamano nuovo Allacciante) che trasporterà soltanto reflui, servirà le zone Nord e ovest della città, le aree di nuova espansione e parte dei comuni della zona etnea.

Un impegno economico ingente da 393 milioni di Euro per portare una città fuori dalla procedura d’infrazione che costa caro ai cittadini.

La progettazione avviata dall’Ing. Rolle non ha avuto fortuna, il quale decade dalla sua carica di Commissario unico, (probabilmente qualcosa non ha funzionato) e viene nominato un secondo Commissario Unico, il Professor Maurizio Giugni, che accetta l’incarico a proseguire i lavori intrapresi dall’Ing. Enrico Rolle. Passa il tempo e Catania subisce un ulteriore contraccolpo, l’attuale Governo fa le nomine tipo monarchico, non dimentichiamo, si nominano i discendenti familiari e poi esponenti di partito. Come infatti è avvenuto, decade dalla nomina di Commissario unico per la depurazione delle acque reflui il Prof. Maurizio Giugni, sostituito dal Dr. Fabio Fatuzzo, nominato dal Ministro per l’ambiente (FdI) Gilberto Pichetto, al quale, ci sia consentito esprimere il nostro auspicio di buon lavoro.

Attualmente i collettori, Canali e torrenti di tutta la fascia costiera catanese, alimentati da reflui continuano a scaricare direttamente a mare.

Carmelo Santangelo

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