PEDARA, 27 GENNAIO, LA SHOAH, FERITE SEMPRE APERTE.

In questa data, 27 gennaio 2024 tutto il mondo celebra la (Giornata della memoria), anche la Sicilia ha pagato a caro prezzo la perdita dei suoi martiri nella lotta contro il nazifascismo, si contano i deportati partigiani, militari siciliani, dissidenti antifascisti, donne e bambini inermi e invalidi, sono stati 865, molti di loro non fecero più ritorno a casa.

Quest’anno, come sempre,le pubbliche Amministrazioni hanno organizzato manifestazioni coinvolgendo le scolaresche ed autorità civile e militari. L’Amministrazione comunale di Adrano ha reso omaggio alla memoria dei nostri 5 concittadini deportati con una corona dall’oro al Prof. CARMELO SALANITRO Mauthausen 24-04-1945, assieme ai suoi compagni di viaggio, gli adraniti CARUSO ALFIO, Dacau 16-04-1944; LONGO ALFIO, Mauthausen 09-06-1945; STISSI GIOVANNI, Mauthausen 03-05-1945; ZAPPALA’ IGNAZIO, Ruchpnwald 23-04-1944.

Alla cerimonia avanti al busto dell’illustre personaggio eroe della PACE Carmelo Salanitro, posto al viale degli uomini illustri all’interno del pubblico giardino della Vittoria, ha reso omaggio floreale anche la Sig.ra Pina Alberio per lo zio ALFIO LONGO nell’elenco dei deportati Adraniti, che grazie alle testimonianze raccolte da un compagno di viaggio sopravvissuto, ci ha fatto conoscere l’infausto periodo di sofferenze che lo condussero alla morte.

Il Prof. Carmelo Salanitro, adranita antifascista e pacifista, fu ricordato anche dal comune di Pedara supportato dal Presidente del Circolo Pennagramma Mario Cunsolo e collaborato dalla scrittrice Carmen Coco presso la sala Conchita Expo di Pedara.

L’evento, va ricordato, è un legame tra memoria e impegno politico delle pubbliche Istituzioni per non dimenticare e sensibilizzare, se ce ne fosse bisogno, le nuove generazioni, commenta la Prof.ssa Carmen Coco, sui temi dell’indifferenza e delle politiche in odore di guerra mondiale. Con questo spirito si sono espresse il relatori in locandina, una sfida culturale redatta attraverso i loro testi, dalle quali scritture, prevalentemente vogliono rivolgere l’attenzione alle politiche nelle loro funzioni istituzionali per manifestare, come meglio credono, affinché uno stato d’animo ai minori, crescendo siano in grado di comprendere il grido di dolore dei crimini fascisti.

In finale un video fatto girare nello schermo in sala, dove e come Carmelo Salanitro venne tradito dal suo dirigente scolastico del liceo Mario Cutelli in Catania “sei l’unico operatore scolastico di questo istituto a non avere la tessera fascista, lo ha intimato” ci penserò rispose il prof Salanitro, convinto che qualcosa di brutto gli potesse accadere. All’uscita dall’istituto infatti, fu prelevato da due sconosciuti e imbarcato in un treno carico di deportati e portato al campo di concentramento di Mauthausen.

Un luogo significativo dello sterminio dell’intellighenzia polacca sotto il così detto Intelligenza ktion (1939-1945). Il luogo fu considerato impropriamente come semplice campo di lavoro, ma fu di fatto, fra tutti i campi nazisti, «il campo di concentramento classificato di “classe 3” (come campo di punizione e di annientamento attraverso il duro lavoro)». Vi si attuò lo sterminio soprattutto attraverso il lavoro forzato nella vicina cava di granito.

Lo sterminio partì dalla Germania, ma si espanse via via con le conquiste del Terzo Reich, colpendo gli Ebrei dei paesi occupati, vale a dire di quasi tutta Europa. Fra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei vennero sistematicamente uccisi dai nazisti ed altri deportati in lista d’attesa sarebbero morti se non fosse intervenuta la liberazione dall’esercito russo. L’obiettivo era di creare un mondo più puro e pulito, un’ideologia razzista e specificamente antisemita che affondava le sue radici nel 19° sec. a partire dal libro: Mein Kampf «La mia battaglia» di A. Hitler (1925),

Carmelo Santangelo

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